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Università Tor Vergata: stallo sui buoni pasto. Bozza di accordo integrativo per il 2015

Il resoconto dell’incontro con i sindacati del 12 novembre.

14/11/2014
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A cura della FLC CGIL Tor Vergata e FLC CGIL Roma Est

Il 12 novembre 2014 si è tenuta la prevista riunione di contrattazione integrativa nella quale si sono affrontati i seguenti temi:

  • regolamento c/terzi;
  • sottoscrizione accordo su anticipo degli orari di lavoro, monte ore flessibilità, buoni pasto;
  • contratto integrativo 2015.

Sul primo punto la riunione è stata ancora interlocutoria. Si è discusso su alcuni aspetti, pure importanti, come quello della certificazione dell'impegno orario aggiuntivo per la partecipazione ad attività remunerate del personale tecnico-amministrativo: è stato chiarito che l’impegno orario richiesto dovrà essere indicato nell’avviso e corrispondere alle ore in eccedenza del lavoratore che parteciperà all’attività remunerata. Considerato che nella riunione intersindacale avvenuta la scorsa settimana non si è riusciti a completare l'analisi del testo presentato dall'Amministrazione, anche per l’esigenza di approfondire diversi aspetti critici, si è concordato di concludere l'esame del documento nella prossima riunione di contrattazione integrativa fissata per il 26 novembre (nel contempo è stata fissata un’altra riunione intersindacale per proporre modifiche al regolamento c/terzi).

Sul secondo punto, con nostro stupore e disapprovazione, l'Amministrazione ha presentato un testo diverso rispetto a quanto concordato nelle precedenti riunioni di contrattazione sulle modifiche da apportare alla regolamentazione del buono pasto. In particolare è stata aggiunta la previsione che al dipendente non potranno, in ogni caso, essere corrisposti mensilmente un numero di buoni pasto superiori a quelli previsti in base alla tipologia oraria adottata.

A parte le considerazioni di metodo che si commentano da sole (dopo tutta la discussione fatta l’Amministrazione ha modificato significativamente il testo concordato senza neanche comunicarcelo), nel merito valutiamo tale limitazione ingiustificata in quanto, riteniamo, che il dipendente quando supera il limite concordato delle sei ore e trenta minuti di servizio (più trenta di pausa), abbia diritto, in ogni caso, alla corresponsione del buono pasto.

A tal proposito abbiamo ricordato la discussione fatta e la situazione di contesto rispetto agli altri Atenei romani, che vede i dipendenti di Tor Vergata fortemente penalizzati anche sulla regolamentazione del buono pasto (in allegato un nostro precedente documento a riguardo).

Considerato che quanto concordato era comunque un compromesso rispetto alle richieste che avevamo avanzato poiché permangono delle differenze rispetto a quanto attuato negli altri Atenei e quanto prevedibile rispetto al vigente CCNL (art. 60), avendo sempre a mente che con il tetto del buono pasto fissato per legge a 7€. l’Amministrazione ha risparmiato ben € 320.000 l’anno che prima erogava al personale tecnico-amministrativo (quando il valore del buono pasto, a seguito di un accordo sindacale, era di 10€), riteniamo che le ulteriori modifiche peggiorative siano inqualificabili e pertanto non possano essere accettate!

A fronte delle nostre proteste, anche questo punto è stato rinviato alla riunione del 26 novembre, con la speranza da parte nostra che prevalga il buon senso e che ritorni la giusta serenità nella delegazione di parte pubblica, presupposto indispensabile per superare le paure suscitate da chi in riunione ha ipotizzato - e non è la prima volta - scenari apocalittici a seguito delle modifiche della regolamentazione dei buoni pasto e dell’orario di lavoro… (nella precedente riunione per superare l’impasse, avevamo anche proposto un periodo sperimentale di sei mesi della nuova regolamentazione).

L’Amministrazione ha poi presentato una bozza di accordo di CCI 2015 riguardante l’IMA che, come dettagliato nel nostro precedente comunicato relativo alla riunione di contrattazione del 4 novembre, potrebbe permettere di superare le obiezioni sulla valutazione, aspetto che non ha consentito alle organizzazioni sindacali e alla RSU di sottoscrive gli ultimi due accordi integrativi: il testo sarà presentato ufficialmente per la sottoscrizione dopo la verifica da parte del collegio dei revisori dei conti.