Università Tor Vergata: Aria di cambiamento? Auspichiamo di si. Ora alle parole seguano i fatti!
Il resoconto di una riunione del 12 dicembre scorso sul contratto integrativo 2014 e il piano della formazione.
A cura della FLC CGIL Tor Vergata e Roma Est
Il 12 dicembre scorso si è svolta la riunione di contrattazione integrativa con all’OdG “contratto integrativo 2014” e “piano della formazione 2014”. Per la parte pubblica era presente il delegato del Rettore, Prof. Maurizio Decastri e la delegata del Direttore Generale, Dott.ssa Silvia Quattrociocche.
Ad inizio riunione il Prof. Decastri ha chiesto ai sindacati, un parere circa la possibilità di istituire un CRAL di Ateneo. Abbiamo fatto presente che da diversi anni l’Ufficio degli Affari Sociali si occupa delle attività rivolte al personale tecnico amministrativo e bibliotecario quali: asilo nido, soggiorni estivi, attività ricreative, sportive e del tempo libero sulla base di un regolamento specifico vigente. Tutte le attività sono prese in esame da una commissione paritetica che all’inizio di ogni anno esamina le proposte e le iniziative che possono essere presentate dai dipendenti e delibera se approvarle o meno. Fermo restando che siamo sempre disponibili ad un confronto su qualsiasi proposta che si prefigga l’obiettivo di portare un qualche miglioramento al Personale e al funzionamento dell’Ateneo, non ravvisiamo al momento, aldilà delle difficoltà normative, la priorità/necessità di impegnarci per provare a resuscitare un CRAL. Riteniamo infatti che l’Ufficio degli Affari Sociali, nonostante in questi anni abbia lavorato con scarse risorse sia economiche che umane, ottenendo comunque ottimi risultati, e pertanto riteniamo che debba essere valorizzato e potenziato e non sostituito da un CRAL.
Prima di passare a discutere del contratto integrativo 2014, il nuovo delegato del Rettore ha dichiarato la sua volontà di dare impulso alla contrattazione integrativa e si è concordato di fissare incontri di trattativa ogni 1° martedì del mese e all’occorrenza stabilire giornate aggiuntive; ad ogni riunione verrà redatto un verbale della trattativa, approvato alla seduta successiva, e reso pubblico a tutto il personale anche sul sito di Ateneo.
Ha comunicato inoltre che L’Amministrazione sta lavorando ad un nuovo regolamento presenze che raccoglierà in un unico dispositivo le varie circolari emanate sul tema (come ad esempio la circolare sull’orario di lavoro ecc.). Si è detto disponibile ad aprire un confronto sull’argomento.
Per quanto riguarda l’IMA, abbiamo appreso con soddisfazione che il Prof. Decastri, dopo aver svolto una laboriosa e attenta ricerca sui contratti integrativi di altri Atenei, si è convinto che l’IMA sia un istituto previsto dal CCNL non soggetto a valutazione. Tuttavia, in considerazione della attuale posizione dei revisori dei conti che contrariamente ritengono che l’IMA sia soggetta a valutazione (motivo per il quale non abbiamo firmato il CCI 2013 applicato comunque dall’Amministrazione), si è impegnato ad intervenire, insieme al Rettore, nei confronti del collegio dei revisori dei conti per rappresentare le proprie convinzioni basate da un attento studio delle normative vigenti. Per la parte premiale di produttività, attualmente erogata sotto forma di progetti, ritiene che debba essere impostata in maniera più trasparente e più aderente al merito, revisionando il meccanismo dei criteri di valutazione. Si è convenuto sulla necessità di dare seguito alla rivisitazione dei criteri di attribuzione dell’indennità di responsabilità, di posizione e di risultato, come tra l’altro già previsto dall’accordo integrativo del 2012.
Dovrà essere regolamentato inoltre, anche per il 2014, il meccanismo sull’utilizzo delle risorse aggiuntive quali c/terzi master e altri proventi da attività esterne utili all’incremento del fondo del salario accessorio. Ricordiamo che per fare fronte alla diminuzione del fondo del salario accessorio, prevista dalle varie norme emanate dal 2010 in poi per colpire i livelli retributivi del pubblico impiego, su richiesta delle organizzazioni sindacali, il prelievo sulle attività sopra descritte negli ultimi anni è stato elevato, con apposite delibere del CdA, dal 70% al 90% della quota spettante all’Amministrazione.
Nella riunione l’Amministrazione ha presentato il “piano della formazione 2014”, sul quale ci siamo riservati una nostra valutazione ed eventuali osservazioni: l’argomento sarà all’OdG della prossima riunione per l’approvazione, dove dovrà essere preso in esame anche il “regolamento generale della formazione”.
Al termine della riunione abbiamo ribadito ancora una volta la necessità di affrontare e risolvere anche alcuni problemi urgenti non direttamente collegati al salario accessorio, quali la costituzione di una commissione di mobilità interna e della formazione, l’adeguamento stipendiale dei lettori di madrelingua e collaboratori esperti linguistici che hanno lo stipendio fermo al 1995.
Inoltre abbiamo ribadito la richiesta di erogare il buono pasto quando si effettua un orario di lavoro ordinario superiore alle 6 ore (considerata la pausa) come previsto dal CCNL art. 60 comma 2 , superando l’attuale limite previsto in Ateneo di 7 ore! Riteniamo che ciò sia facilmente attuabile e, considerando il taglio del 30% del valore del buono pasto, ci aspettiamo un atto in tal senso da parte di una Amministrazione che dichiara di voler fare tutto quanto normativamente possibile per difendere i livelli retributivi del personale!
Infine, nella riunione si è parlato molto di trasparenza, ma ci dispiace constatare che ancora oggi la FLC CGIL non ha avuto alcuna risposta sulla richiesta di chiarimenti avanzata al Rettore e al Direttore Generale (con lettera del 21 novembre scorso) circa le possibili irregolari attribuzioni di indennità e/o aumenti degli importi delle stesse che sarebbero stati disposti in favore di alcuni dipendenti negli ultimi giorni di vigenza del mandato del precedente Rettore. Abbiamo fatto presente che aumentare la spesa su una voce del salario accessorio significa automaticamente diminuirne altre e che pertanto è assolutamente necessario che ciò avvenga in base a precisi criteri, come previsto dal CCNL, in assoluta trasparenza: non risponderci, continuare a coprire certi fatti, indipendentemente dagli eventuali meriti dei dipendenti interessati, dei quali precisiamo non conosciamo neanche il nome, riteniamo sia irriguardoso nei nostri confronti, ma soprattutto nei confronti dei lavoratori tutti, oltre che in palese contraddizione con i buoni propositi professati!
Aria di cambiamento? Auspichiamo di si, lavoreremo per quanto ci compete in tal senso, ma facciamo presente che non bastano impegni e buoni propositi. Nel prossimo periodo valuteremo attentamente la realizzazione concreta degli impegni presi nei confronti del personale e dei buoni propositi professati!
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