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Scuola del Popolo: “Oltre il significato...”, una nuova rubrica che scandaglia il mondo delle parole

Debutta venerdì 23 settembre, la nuova rubrica "Oltre il significato..."

22/09/2022
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Debutterà domani, venerdì 23 settembre, la nuova rubrica "Oltre il significato..." frutto della sinergia tra la Scuola del Popolo della V Lega Spi Cgil di Rieti Roma Est Valle dell'Aniene e Oristano che sarà curata dalla Prof.ssa Eliana Quintavalle. Se nella rubrica "Le parole che graffiano" una parola diventa occasione per approfondire un tema di attualità, con la Prof.ssa Quintavalle si aprirà un momento di ricerca sul significato originario delle parole che più spesso vengono utilizzate. Ne verrà esaminata l’etimologia e lo slittamento d’uso (se c’è stato) nel corso del tempo, per conoscere in che modo le parole vengono manipolate e, con loro, chi le ascolta.

Parafrasando una frase di Moretti, le parole sono importanti, molto più di quanto si sia portati a pensare. L’elaborazione di una parola, che, per inciso, è quello che più ci distingue dagli animali, è una funzione intellettiva. Per poter parlare dobbiamo essere in grado di pensare e più parole siamo in grado di utilizzare più la nostra mente è in grado di elaborare concetti complessi. Ma con l’avvento di Internet e della comunicazione semplificata, anche il linguaggio si è semplificato. Potrebbe essere un bene, se consideriamo la comunicazione diretta e immediata, ma è certamente un problema se questa semplificazione va al di là del rapporto quotidiano. Pensiamo ad esempio alle parole della politica: sempre più simili a parole d’ordine non riescono più ad esprimere un pensiero complesso né, pertanto arrivare all’essenza delle cose, andare in profondità. E così il linguaggio dei politici si adegua a quello pubblicitario: d’effetto forse nella forma, ma vuoto nella sostanza. Slogan che fanno perdere alla parola il suo significato originario tanto da svuotarla di senso.

Nella sigla iniziale è stato utilizzato un filmato del 1900 nel quale viene ripresa una passeggiata di fronte alla Torre Eiffel. Erano passati solo 5 anni dalla proiezione del primo film dei fratelli Lumière, per cui non meravigliamoci della curiosità dei passanti davanti alla cinepresa e alla loro ricerca di "selfie" ante litteram. Noi, con i cellulari facciamo molto peggio!