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Continua la mobilitazione dei docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Il Ministro Gaetano Manfredi riceverà una delegazione dei docenti insieme alla FLC CGIL mercoledì 19 febbraio.

17/02/2020
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A cura della FLC CGIL COL (Centro Ovest Litoranea)

Il 14 febbraio i docenti dell’ABA di Roma hanno portato la loro protesta davanti al Ministero Università e Ricerca. L’accademia da ottobre vive un clima avvelenato per le modalità che hanno caratterizzato le elezioni del Direttore. Come abbiamo più volte denunciato, durante la fase di raccolta delle candidature e al momento dello spoglio delle schede, il regolamento vigente per l’elezione del direttore è stato più volte cambiato dalla direzione uscente fino ad abolire il quorum previsto: il nuovo direttore risulterebbe eletto con 26 voti su 113 aventi diritto al voto!

Sotto il palazzo, una folta schiera di docenti ha chiesto di essere ricevuta dal Ministro per esporre le ragioni di una mobilitazione che va avanti da diversi mesi e ha registrato il fallimento del tentativo di conciliazione in Prefettura.

Nell’attesa di essere ricevuti dal ministero le voci dei docenti hanno percorso la scalinata del Ministero, tutte concordi sull’insostenibilità della situazione in Accademia e sull’urgenza di provvedimenti atti a garantire il regolare svolgimento delle attività dell’istituto.

Alle 11 un funzionario del Ministero è sceso per comunicare con i docenti presenti, mostrando di avere ben chiara la gravità della situazione nell’istituto. Ha riferito che la delicatezza della questione merita di essere discussa ad alto livello e per questo motivo il Ministro, in quel momento assente, riceverà una delegazione dei docenti insieme alla FLC CGIL il prossimo mercoledì.

I presenti hanno ribadito la loro volontà di proseguire la mobilitazione e ricordato ancora una volta che, a loro avviso, il procedimento che ha portato all’elezione del Direttore e diversi atti successivi, sono stati gravemente anomali ed hanno generato un profondo dissenso da parte dei docenti.

A chi vuole circoscrivere la mobilitazione dei docenti dell’ABA ad una mera rivendicazione di singoli interessi, o cerca di contrapporre strumentalmente professionalità diverse dell’Accademia, i docenti rispondono che i loro obiettivi, più volte dichiarati, sono sempre e solo quelli contenuti nella piattaforma della mobilitazione e finalizzati a difendere la funzionalità dell’Istituto. Per questo hanno ribadito la richiesta di nomina un commissario straordinario che accompagni l’accademia verso nuove elezioni, svolte, questa volta, con regole certe in ogni fase e senza interventi a gamba tesa ad urne aperte.