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Pensioni scuola: esito del presidio presso la direzione generale INPS a Roma

Il presidio è stato indetto dalle Segreterie Regionali di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e GILDA UNAMS, per protestare gli errori riscontrati nella gestione delle pensioni con decorrenza dal 1 settembre 2018.

13/07/2018
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Si è svolto oggi, presso la Direzione Generale dell’INPS, in via Ciro il Grande, Roma, il presidio indetto dalle Segreterie Regionali del Lazio di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e GILDA UNAMS, per protestare contro i ritardi e gli errori che si sono riscontrati nella gestione delle pensioni che avranno decorrenza dal prossimo 1 settembre 2018.

Le organizzazioni sindacali avevano già reso noto dalla scorsa settimana che molti dipendenti della Scuola avevano ricevuto comunicazioni negative circa la maturazione del diritto a pensione, che invece era stato regolarmente conseguito dagli interessati, ovvero comunicazioni in cui risultavano mancanti periodi contributivi correttamente versati.

Dai confronti subito attivati dalle organizzazioni sindacali con l’amministrazione scolastica, si registravano a Roma circa 700 casi e un numero minore, ma non trascurabile, nel resto della Regione. Peraltro, come risulta dal rilievo dato dalla stampa nazionale alla vicenda, con numeri, tuttavia, incerti, il problema di cui trattasi non ha solo valenza locale. Di qui la decisione di indire il presidio di oggi, in esito al quale i segretari regionali delle sigle indicenti sono stati ricevuti dal Direttore Generale dell’INPS, dott.ssa Gabriella Di Michele.

I rappresentanti sindacali hanno ricevuto precise assicurazioni circa il fatto che l’INPS continuerà a esaminare le domande di pensione anche durante il mese di agosto. Non ci sarà, quindi, da parte dell’INPS, la temuta interruzione dei flussi di lavoro, neanche in relazione alle posizioni per le quali il primo giudizio è stato di mancata maturazione del diritto (ossia quelle che compaiono con la dicitura “no pensione”). Il Direttore dell’INPS ha comunicato che sono state diramate precise disposizioni alle sedi INPS di recepire la documentazione eventualmente prodotta dall’utenza, ad integrazione di quella a suo tempo consegnata, ferma rimanendo la necessità di rafforzare la collaborazione tra INPS e Amministrazione Scolastica, in capo alla quale permane la responsabilità di documentare la maturazione del diritto a pensione di quanti siano stati immessi in ruolo prima del 2000, mentre dopo tale data la relativa responsabilità grava sull’INPS, gestione ex INPDAP.

La prossima settimana ci sarà un incontro tra INPS e MIUR per stabilire sin d’ora protocolli di lavorazione idonei alla nuova situazione determinata dallo spostamento verso l’INPS delle responsabilità di valutare la maturazione del diritto, che viene ad aggiungersi, per previsione di legge, a quella fin qui propria dell’Ente, relativa alla sola determinazione delle somme dovute.

Le organizzazioni sindacali ritengono che le rassicurazioni provenienti dall’INPS siano un passo importante ma non risolutivo del problema. L’obiettivo rimane quello di garantire a tutti gli aventi diritto la certificazione del pensionamento dal 1 settembre con il pieno riconoscimento di quanto maturato.

Per continuare la loro azione di pressione e di vigilanza le OO.SS. hanno deciso di promuovere un altro presidio, convocato per lunedì 16 luglio, davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico di Roma, in via E. Frangipane, 41, ore 9:00, per ottenere le necessarie rassicurazioni che i flussi di lavoro non faranno registrare interruzioni neppure dal lato dell’amministrazione scolastica e circa le procedure di verifica della correttezza delle informazioni inviate da quest’ultima all’INPS.

Tag: inps