Università della Calabria: proclamato dalla FLC CGIL lo stato di agitazione di tutto il personale
Chiesto un incontro urgente entro il prossimo 30 giugno
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata al Magnifico Rettore Università della Calabria dalle Segreterie regionale e provinciale della FLC CGIL Calabria e FLC CGIL Cosenza.
La nostra organizzazione rileva che non sono state date risposte dall’amministrazione su alcune questioni che richiedono l’apertura di un confronto e, su altre, una contrattazione specifica fra le parti come prevede il contratto di lavoro.
______________________
Al Magnifico Rettore
Università della Calabria
Il sindacato FLC CGIL, dopo diverse e svariate richieste indirizzate ai vertici di Ateneo, nel manifestare il totale disappunto per il Suo ingiustificato e incomprensibile silenzio, chiede il rispetto reciproco delle parti e il riconoscimento del ruolo del sindacato e della RSU come delegazione trattante; ritiene doveroso ricordare che il nuovo CCNL prevede in diversi ambiti non solo un’informativa, ma l’apertura di un confronto come richiesto nell’ultimo incontro dalle sigle presenti sulla Riorganizzazione Aziendale dei Dipartimenti, e in altri punti una contrattazione specifica fra le parti per altri importanti tematiche:
- PEV per cui si chiede in prima applicazione lo 0.55%,
- smart working,
- nuovo Bando di assunzioni entro il 2024 con l’applicazione del comma 2 della legge Madia,
- Piano Triennale di Formazione per il PTAB, nonché le altre indicate nella nota.
la FLC CGIL purtroppo, rilevata l’assenza di risposte in merito a:
- Mancato confronto e informativa con le parti sindacali sul PIAO;
- Disattesa risposta alla nota inviata il 17 maggio us, alla Direttrice Generale Giancarla Masè prot.n. 0314486;
- Disattesa risposta alla nota inviata il 10 giugno us, alla Direttrice Generale Giancarla Masè prot.n. 0332505;
- Disattesa risposta alla mail inviata in data 18 giugno alla Direttrice Generale Giancarla Masè, di seguito riportata:
La FLC CGIL, facendo seguito alla mail di convocazione relativa all’informativa sulla riorganizzazione dell’Ateneo pervenuta solo ieri pomeriggio, lunedì 17 giugno 2024, comunica che non parteciperà all’incontro di oggi per le seguenti motivazioni:
- Mancato confronto con le sigle sindacali sulla riorganizzazione dei Dipartimenti;
- Scarso preavviso.
Si fa presente che la FLC CGIL, in data 17 maggio u.s. e 10 giugno u.s. ha trasmesso due richieste alle quali non è stato dato riscontro alcuno.
Con rammarico si constata la scarsa attenzione alle norme che regolano i rapporti tra la Parte Pubblica e le Sigle Sindacali e si auspica una ripresa delle relazioni tra Parte Pubblica e Sigle Sindacali, nel rispetto delle norme vigenti.
Alla luce di tutto ciò, chiediamo un incontro urgente entro e non oltre il 30 giugno.
Contestualmente, proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il personale dell’Università della Calabria.
Distinti Saluti
Cosenza, 21 giugno 2024
Domenico Denaro, Segretario regionale FLC CGIL Calabria
Francesco Piro, Segretario FLC CGIL Cosenza
Altre notizie da:
Servizi e comunicazioni
Dove siamo
Ora e sempre esperienza!
Attività formative
- Eventi Firenze, VII Convegno “Didattica della matematica”
- Lazio Riforme scolastiche tutor e orientamento, filiera tecnico-professionale, ITS, carriera docenti: il 6 febbraio seminario a Roma
- Eventi Ritorno a Barbiana: il coraggio pedagogico tra testimonianze e proposte
- Eventi Don Lorenzo Milani tra storicità e attualità
- Eventi Roma, Insegnare comunità a scuola. Desiderio, differenze, relazioni: uno sguardo femminista che attraversa i saperi
I più letti
- In Puglia ancora tagli. 18 istituzioni scolastiche dovranno essere cancellate, se non interverrà uno stop normativo
- Personale ATA: assemblea interregionale della FLC CGIL Abruzzo Molise il 28 novembre
- Scuola, FLC CGIL Sicilia: servono scelte coraggiose, subito un direttore generale all’USR
- Incontro "Il valore ATA. Le nuove posizioni economiche" promosso da FLC CGIL Liguria e Proteo Fare Sapere Liguria
- Dimensionamento scolastico, in Abruzzo prosegue la politica dei tagli