Comincia l'anno scolastico in Calabria tra emergenze e disagi
La CGIL e la FLC CGIL si impegneranno per l'istituzione di un tavolo tecnico che rimetta al centro dell’azione politica la funzione sociale dell’istruzione.
A cura della CGIL e FLC CGIL Calabria
Nella nostra Regione, lunedì 16 settembre si avvierà l’anno scolastico. Tutto il personale della scuola e gli studenti cominceranno questo nuovo anno, ancora una volta, in un clima di grande difficoltà che, ormai da tempo, caratterizza la scuola calabrese.
I problemi da affrontare sono tanti. Desidereremmo poter parlare di un “avvio regolare” ma così non sarà. Alle grandi emergenze che caratterizzano l’istruzione della regione: le carenze infrastrutturali, la messa a norma degli edifici, la carenza di organico – docente ed ata – i trasporti e il dissesto idrogeologico, fattore questo che negli ultimi anni ha inciso in maniera pesante sulla qualità e la durata delle lezioni, si aggiungono i ritardi, nelle operazioni di mobilità, nelle nomine dei supplenti e il pessimo funzionamento di qualche ATP della Regione, questioni, anche quest’anno, da noi denunciate.
Per la FLC CGIL, i disagi provocati dall’inefficienza di chi ha il dovere di governare un sistema scolastico, già di per sé sofferente per i continui interventi legislativi che si succedono ormai da anni e che hanno ulteriormente indebolito l’istruzione del Paese, non possono e non devono ricadere sulla formazione delle prossime generazioni. La scuola, per la FLC CGIL, non è solo uno spazio sociale in cui devono refluire decisioni politiche elaborate altrove, ma è essa stessa spazio di elaborazione e di prima rivendicazione di bisogni individuali e sociali, da sottoporre all’attenzione dei decisori pubblici.
Riteniamo che, in una regione come la nostra, la scuola possa svolgere un ruolo importante, se vogliamo veramente combattere capillarmente gli effetti delle disuguaglianze economiche e sociali, sappiamo bene che la crisi della scuola riflette la crisi della società. La scuola, presidio di libertà e democrazia è, per il futuro della nostra regione, un cantiere per la promozione della cultura della legalità e della diffusione del valore dei diritti di cittadinanza e conoscenza delle regole del vivere civile, soprattutto per le nuove generazioni. E’ per questo motivo che consideriamo necessario e urgente mettere in campo tutte le forze e le sinergie necessarie per costruire un osservatorio permanente che veda il coinvolgimento di coloro che hanno a cuore il sistema scolastico calabrese: docenti, studenti con le loro famiglie, dirigenti scolastici, amministratori degli Enti Locali.
Come FLC CGIL e CGIL Calabria, ci faremo promotori dell’istituzione di un tavolo tecnico che vada nella direzione di mettere al centro dell’azione politica la funzione sociale dell’istruzione, quale elemento fondamentale per la pace e lo sviluppo della democrazia e per la dignità del lavoro di tutto il personale scolastico. Neil Postman sosteneva che “molti dei nostri più preoccupanti e gravi problemi potrebbero essere alleviati se sapessimo come educare i nostri giovani." È con questo spirito e la speranza di riuscirci che formuliamo agli studenti, alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola i nostri più sinceri auguri di buon anno scolastico.
Servizi e comunicazioni
Dove siamo
Ora e sempre esperienza!
Attività formative
- Eventi Firenze, VII Convegno “Didattica della matematica”
- Lazio Riforme scolastiche tutor e orientamento, filiera tecnico-professionale, ITS, carriera docenti: il 6 febbraio seminario a Roma
- Eventi Ritorno a Barbiana: il coraggio pedagogico tra testimonianze e proposte
- Eventi Don Lorenzo Milani tra storicità e attualità
- Eventi Roma, Insegnare comunità a scuola. Desiderio, differenze, relazioni: uno sguardo femminista che attraversa i saperi
I più letti
- Addio Luigi, anzi arrivederci
- Terni: importante vittoria ottenuta in materia di carta docenti
- Lombardia: scuole nel caos e diritto allo studio dimezzato nel mese di settembre
- La FLC CGIL Puglia a sostegno dei docenti precari, idonei del concorso PNRR 23
- Trieste: Basta con l'intromissione della politica nell'autonomia scolastica