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Il CdA del CNR ha deliberato la stipula di un nuovo contratto di locazione per l’Istituto di Scienze Neurologiche

Un risultato non scontato ottenuto grazie all’impegno della FLC e CGIL nazionale, regionale e territoriale.

06/07/2018
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Il Consiglio di Amministrazione del CNR, nella riunione del 20 giugno 2018, ha deliberato di procedere alla stipula di un nuovo contratto di locazione tra la società che gestisce l’immobile e l’Istituto di Scienze Neurologiche, per i prossimi sei anni.

Un risultato non scontato, viste le condizioni riguardanti l’abbattimento del costi di locazione calcolati in funzione della valutazione fatta dall’Agenzia delle Entrate (163.150.00 euro) e che hanno visto, in un primo momento, la rinuncia al rinnovo del contratto da parte della società. Un risultato non scontato ma necessario, soprattutto dopo anni di costi di affitto non giustificabili e che rischiavano di diventare la vera causa della soppressione dell’Istituto.

Quello raggiunto, grazie all’intervento della FLC CGIL e CGIL nazionale, regionale e territoriale, all’attenzione manifestata dal presidente della Giunta Calabria Mario Oliverio, nonché alla sensibilità del presidente del CNR Prof Massimo Inguscio è un primo passo necessario e propedeutico al rilancio complessivo dell’attività dell’istituto, indebolita in questi ultimi anni da una Governance che non ha saputo cogliere le opportunità offerte dall’elaborazione di un piano di sviluppo complessivo e che non ha saputo organizzare al meglio il funzionamento e le attività derivanti dalle esigenze e dalla mission che l’ISN si è dato, sin dalla sua istituzione.

Per quello che ci riguarda, il primo atto da compiere è l’immediata riattivazione della risonanza magnetica e il rinnovo della convenzione con il SSN. Strumento di eccellenza e fiore all’occhiello dell’istituto, ha contribuito in maniera determinante a supplire l’assenza di un servizio di assistenza sanitaria di diagnostica nella ricerca e nella conoscenza dei disturbi neurologici. La risonanza magnetica è il cuore pulsante dell’ISN per diverse ragioni, le più significative sono quelle da ricondurre all’importanza che essa ha nell’attività di ricerca clinica e nello studio delle patologie legate al sistema nervoso centrale. Inoltre, essa rappresenta un potente strumento di autofinanziamento per la stessa ricerca e per il rafforzamento e l’ampliamento delle figure specializzate attraverso il reclutamento di nuovi ricercatori e tecnici.
È altresì evidente che i costi relativi alle manutenzioni ordinarie e al rispristino delle utenze non possono ricadere sui lavoratori e sulla loro attività di ricerca che deve essere invece potenziata e finanziata attraverso una programmazione che ne rafforzi l’autonomia finanziaria e gestionale. Né, riteniamo, possono ricadere sui lavoratori le responsabilità precise che altri soggetti hanno e che sono state causa dell’attuale stato di profondo disagio e confusione che l’Istituto vive.
Occorrono segnali che diano il giusto peso alle cose. Il profondo pessimismo manifestato dall’attuale direttore nella gestione dell’Istituto certamente non aiuta questo processo di rilancio.

Per queste ragioni come FLC CGIL crediamo che sia necessario convocare al più presto un tavolo di confronto presso la sede del CNR con il presidente prof. Massimo Inguscio, il presidente della regione Calabria e una rappresentanza dell’Istituto con l’obiettivo di avviare un percorso condiviso al fine di chiarire e risolvere una situazione che giorno dopo giorno rischia di diventare paradossale soprattutto nell’ottica di una riorganizzazione degli istituti del CNR presenti sul territorio nazionale.

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