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Abruzzo: risoluzione del Consiglio regionale sulla scuola

Importante risoluzione della Regione, mentre il Governo cambia destinazione ai fondi previsti per tamponare i tagli agli organici.

24/07/2009
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Pubblichiamo una risoluzione del Consiglio regionale abruzzese che impegna il Presidente della Giunta regionale e il componente con delega al settore scuola a sensibilizzare il Parlamento ed il Governo per l’approvazione di ulteriori provvedimenti per: “reperire risorse aggiuntive di euro 16 milioni che sono messe a disposizione del Bilancio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per essere destinate alle istituzioni scolastiche ubicate nella Provincia di L’Aquila per il triennio dal 2009/2010 al 2011/2012 .
Come è noto i 16 milioni di euro sono stati messi disposizione dal Ministero dell’istruzione per tamponare gli effetti dei tagli agli organici, previsti dai regolamenti Gelmini, che non hanno risparmiato neppure le zone terremotate.
Questa iniziativa è particolarmente importante alla luce dell’ordinanza n. 3790 del 9 luglio scorso, firmata dal Presidente del Consiglio Berlusconi, che, all’art. 7 comma 2, che cambia destinazione a queste risorse, finalizzandole alla costruzione di moduli ad uso scolastico provvisorio. Oltre il danno, quindi la beffa!
Come FLC Cgil chiediamo quindi che il Ministro si impegni a ripristinare la corretta destinazione di questi fondi, onde evitare che ai gravi disagi che le popolazioni terremotate sono costrette ad affrontare, non si aggiunga anche l’impossibilità di garantire il diritto all’istruzione.

Roma, 24 luglio 2009

___________________

RISOLUZIONE URGENTE
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA REGIONE ABRUZZO

VISTO l’art. 64 del D.L. 25-6-2008, n. 112 convertito nella legge 6-8-2008 n. 133 e segnatamente il comma 6 che stabilisce economie di spesa a carico del bilancio del Ministero dell’Istruzione di 7,832 miliardi di euro nel triennio 2009/2011;

VISTA la Circolare del MIUR n. 38 del 2-4-2009 con la quale è stato trasmesso lo schema di D.I. che fissa la riduzione, dal 1° settembre 2009, degli organici del personale docente nelle scuole di ogni ordine e grado nella regione Abruzzo, nella misura di n. 1.108 posti/cattedre ivi compresa la riduzione di 19 autonomie scolastiche (presidenze) nonché lo schema di regolamento sul personale ATA trasmesso con C.M. prot. n. 9027 del 17/6/2009, come incrementato con nota 10169 del 8 luglio, nella misura di 418 posti;

VISTO l’art. 3 del DL. n. 154/2008, convertito con modificazione nella legge 4-12-2008, n. 189, relativo al dimensionamento della rete scolastica per il triennio dal 2009/2010 al 2011/2012;

VISTA la delibera n. 30 del 9 Febbraio 2009 con la quale la Giunta Regionale abruzzese, modificando il precedente assetto scolastico-territoriale, ha disposto il Piano di dimensionamento della rete scolastica regionale avente effetto dall’anno scolastico 2009/2010 riducendo di 19 unità in numero delle autonomie scolastiche (presidenze) nella Regione Abruzzo;

VISTO il Decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo prot. n. AOODRAB1999 del 17-2-2009 con il quale viene modificata e ridotta la rete scolastica regionale in applicazione della predetta delibera della Giunta regionale n. 38/299;

EVIDENZIATO che i suddetti provvedimenti sono stati emanati prima dell’evento sismico del 6 aprile 2009, per cui, allo stato attuale, è necessario tener presente lo stravolgimento prodotto dal sisma in merito alla inagibilità degli edifici scolastici, allo spostamento della popolazione scolastica e del personale scolastico in scuole/istituti della regione diverse da quelle di provenienza della provincia di L’Aquila;

VISTO il D.L. 28 aprile 2009, n. 39 avente per oggetto gli interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo ed in particolare l’art. 4, comma 5, che concerne le risorse economiche per la ripresa delle attività didattiche e dell’amministrazione scolastica;

PRESO ATTO che il predetto art. 4, comma 5, così come formulato, risulta insufficiente per far fronte all’emergenza post terremoto che si protrarrà, inevitabilmente, anche nei prossimi anni scolastici per il triennio dal 2009/2010 al 2011/2012;

CONSIDERATO che, per far fronte alle conseguenze post terremoto in materia scolastica, è indispensabile evitare la riduzione dei posti in organico del personale scolastico previsto dal D.I. del 2 aprile 2009 in applicazione dell’art. 64, comma 6, della citata legge n. 133/2008 e che, pertanto, è necessario sospendere gli effetti del predetto comma 6 nelle scuole della Regione Abruzzo nei prossimi provvedimenti da assumere;

CONSIDERATO, altresì, che la soppressione dei posti in organico comporta la perdita del posto di lavoro per circa 1500 unità di personale precario (docenti ed ATA) della scuola abruzzese, di cui circa ¼ residente nei comuni colpiti dal sisma;

CONSIDERATO che le disposizioni relative all’adeguamento dell’organico di fatto emanate con C.M. n. 63 del 6 luglio 2009 possono essere integrate con specifiche indicazioni per i Comuni del cratere sismico;

RITENUTO necessario, quindi, chiedere ulteriori provvedimenti al Governo ed al Parlamento per adeguare le norme e le risorse economiche, previste nel comma 5 dell’art 4, alle effettive necessità della scuola abruzzese conseguenti al sisma del 6 aprile 2009;

RITENUTO altrettanto necessario rinviare il dimensionamento della rete scolastica deliberato con atto della Giunta regionale n. 30/2009,

IMPEGNA

A) il Presidente della Giunta regionale e il componente con delega al settore scuola di sensibilizzare il Parlamento ed il Governo, ciascuno per la parte di propria competenza:

  • ad approvare ulteriori provvedimenti per: “reperire risorse aggiuntive di euro 16 milioni che sono messe a disposizione del Bilancio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per essere destinate alle istituzioni scolastiche ubicate nella Provincia di L’Aquila per il triennio dal 2009/2010 al 2011/2012 . Al fine di assicurare una sollecita e stabile ripresa delle attività didattiche e delle attività dell’amministrazione scolastica, in deroga agli obiettivi finanziari di cui all’art. 64, comma 6, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed eventualmente sospendere gli effetti sulla dotazione organica del personale docente ed ATA delle regione Abruzzo per l’anno scolastico 2009/2010 con particolare attenzione per le 330 unità di personale della provincia dell’Aquila. Tali effetti possono essere prorogati per gli anni scolastici successivi in relazione allo stato di avanzamento degli interventi di edilizia scolastica di cui al precedente comma 4.”;

Tali disposizioni si rendono necessarie per consentire in primo luogo:

  1. funzionamento delle classi nel Comune dell’Aquila e del cratere sismico in deroga ai parametri e ai criteri della C.M. n. 38 e prot, n. 9027 e dei corrispondenti schemi di decreto interministeriale in relazione alle diverse difficoltà che si registrano sia per le soluzioni abitative (molti nuclei familiari potranno rientrare all’’Aquila mesi dopo la ripresa delle lezioni) che per le scuole (utilizzo, anche parziale, degli edifici precedenti, e realizzazione di tendostrutture) al fine di garantire la sicurezza e il rispetto della capienza delle strutture provvisorie;

  2. sdoppiamenti e istituzione di classi e dei conseguenti posti dell’organico di fatto del personale scolastico anche dopo il 31 agosto in deroga al comma 3, art. 14 delle disposizioni sulla determinazione degli organici del personale docente per l’a.s. 2009/2010 e alla C.M. n. 63 del 6 luglio;

  3. il ripristino del tempo normale nelle sezioni di scuola dell’infanzia a tempo ridotto e rispetto rigoroso del numero di bambini/e presenti nelle sezioni che accolgono gli anticipatari;

  4. investimenti sulle sezioni primavera;

  5. l’estensione del tempo pieno nella scuola primaria e del tempo prolungato nella scuola media;

  6. ampliamento e recupero dell’offerta formativa nella secondaria superiore, anche attraverso specifici progetti delle scuole con cattedre e spezzoni aggiuntivi;

  7. contenimento del numero degli alunni per classe e del numero complessivo degli alunni negli edifici, specie in riferimento alle scuole della costa , rispettando i limiti normativi di edilizia scolastica (cubature aule etc.etc.) che consentano evacuazioni immediate, visto il perdurare dello sciame sismico;

  8. aumento dei posti di sostegno, in deroga alla tabella F dello schema di D.I., per il pieno rispetto del rapporto 1 insegnante su due alunni con disabilità;

  9. inserimento delle scuole della regione, a partire da quelle del cratere, nell’apposito piano generale di riqualificazione dell’edilizia scolastica e conseguente applicazione dei parametri sugli organici di cui al D.I. n. 331/98;

  10. rispetto dei limiti numerici degli alunni per classe in caso di presenza di alunni con disabilità;

  11. la salvaguardia degli indirizzi unici o classi uniche nelle aree interne e montane della secondaria superiore in ciascun bacino territoriale;

  12. l’estensione degli spezzoni a 12 ore per tutti i corsi di strumento musicale già funzionanti con 6 ore;

  13. attribuzione di nuovi corsi musicali in base al numero di iscrizioni,a nuovi bacini territoriali e a nuove specialità musicali;

  14. l’autorizzazione di classi dei corsi serali con un numero di iscritti inferiore di qualche unità ai parametri previsti.

B) la Giunta della Regione Abruzzo a concordare con il Ministero e la Conferenza Stato - Regioni:

  • una rivisitazione dell’applicazione dei nuovi parametri per la rete scolastica da discutere in conferenza unificata per la Regione Abruzzo e nel caso rivedere la delibera della Giunta regionale n. 30 del 09 febbraio 2009 per gli anni scolastici successivi in materia di riduzione delle autonomie scolastiche (Presidenze)

  • a chiedere l’ inserimento delle scuole della regione, a partire da quelle del cratere, nell’apposito piano generale di riqualificazione dell’edilizia scolastica previsto dal decreto interministeriale sugli organici a.s. 2009/2010 trasmesso con C.M. n. 38 del 2 aprile 2009, e la conseguente applicazione dei parametri sugli organici di cui al D.I. n. 331/98.