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Studenti, assalto al Senato sit-in e cortei in tutta Italia

Cariche della polizia a Padova, ricercatori sui tetti da Trieste a Messina

25/11/2010
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la Repubblica

 

 

A Roma scontri, 18 feriti e due arresti. Sicurezza, è polemica
La protesta

Unanime condanna del tentativo di violare Palazzo Madama. Schifani: momento amaro
Fermati dalla polizia si rivolgono poi a palazzo Grazioli, sede del premier e a Montecitorio per una manifestazione autorizzata
MARINA CAVALLIERI



 

ROMA - Studenti che cercano di entrare al Senato, ricercatori che imitano gli operai e salgono sui tetti, e poi cortei, lanci di fumogeni e uova. In un clima rabbioso e imprevedibile è iniziato l´autunno dell´Università. A Roma la giornata più difficile con scontri ad alta tensione ma mobilitazioni ci sono state ovunque. E mentre il governo era in Parlamento cercando di chiudere al più presto con la riforma Gelmini, studenti e ricercatori, distanti dai riti e dalle polemiche della politica, bloccavano le lezioni.
A Torino è stato occupato Palazzo Nuovo e fermata la didattica. Proteste a Padova seguite da cariche della polizia, dura la reazione anche a Pisa dove sono state bloccate diverse facoltà e, per alcune ore, la stazione ferroviaria e l´aeroporto. Anche a Siena ostruiti i binari mentre a Trieste, Salerno, Messina, Palermo, Perugia, studenti e ricercatori sono saliti sui tetti. A Roma un gruppo di manifestanti ha tentato di entrare a Palazzo Madama lanciando uova contro le vetrate del secondo ingresso gridando "Dimissioni dimissioni». Gli studenti bloccati dalla polizia si sono diretti poi a Palazzo Grazioli, sede del premier, e a Montecitorio dove era stato autorizzato un sit in. Al termine della giornata si contano diciotto feriti.
E i fatti di Roma sono quelli che scuotono i Palazzi della politica. «Oggi le istituzioni hanno vissuto un momento amaro. É la prima volta, da moltissimi anni, che si aggredisce in modo violento, riuscendo sia pur per pochi istanti a penetrare la sede della rappresentanza popolare imbrattandola con uova ed altri oggetti». È solenne e preoccupato il presidente del Senato Schifani quando riferisce in aula quello che è accaduto. Prima aveva detto «ci scappa il morto». Il tentativo di irruzione a Palazzo Madama, dice Schifani, impone una messa a punto dei sistemi di prevenzione. «Sicuramente dobbiamo migliorare i sistemi di sicurezza perché non vi è dubbio che quello che è successo poteva essere evitato». Una "ferita" alle istituzioni sottolineata dal senatore dell´Idv Francesco Pardi. «C´è stato un momento in cui il Senato non era protetto dalle forze di polizia. Abbiamo delle immagini riprese dalle finestre». Sulla mancanza di sicurezza non sono d´accordo però gli agenti: «É stato detto che non c´era il servizio d´ordine e chi ha impedito a circa duecento violenti di assalire il Senato?». É bene ricordare, dice un agente, «che noi abbiamo fatto scudo con le nostre persone altrimenti sarebbero entrati».
Non sono però le solite polemiche rituali, c´è preoccupazione e il timore diffuso che per caso o per scelta qualcosa di peggio possa accadere. «Non esiste una protesta legittima che sfocia in un atto di violenza. É evidente che si è trattato di provocatori ma credo che nessuno possa permettersi di minimizzare quanto è accaduto», dice il presidente della Camera Gianfranco Fini. Ed è dura la senatrice del Pd Anna Finocchiaro quando risponde al Pdl che aveva criticato la sinistra: «Il tentativo di mettere insieme l´attacco di un gruppo di violenti nei confronti del Senato, gesto che noi abbiamo condannato esplicitamente, con l´iniziativa di solidarietà presa dal segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, nei confronti dei ricercatori universitari è da irresponsabili».
E oggi si preannuncia un´altra giornata di mobilitazioni. Previste proteste al Polo di scienze sociali di Firenze dove saranno ospiti di un dibattito sull´immigrazione il sottosegretario Daniela Santanchè e il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato


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