FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3780067
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-I rettori: così affossate l'Università

Repubblica-I rettori: così affossate l'Università

LA POLEMICA "Fate il Mit italiano e non date fondi ad atenei e ricerca: segno di disprezzo". La Moratti: è aggiuntivo I rettori: così affossate l'Università ...

31/10/2003
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

LA POLEMICA
"Fate il Mit italiano e non date fondi ad atenei e ricerca: segno di disprezzo". La Moratti: è aggiuntivo
I rettori: così affossate l'Università


ROMA - "È un segnale di disprezzo per l'attività di ricerca svolta da molti centri di eccellenza dell'Università e degli enti di ricerca". Parole taglienti, pronunciate dal presidente della Conferenza dei rettori degli atenei italiani. Perché Piero Tosi ha usato toni così duri?
Ieri, la commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento che destina cento milioni di euro l'anno per 14 anni, per la creazione dell'Istituto Italiano di Tecnologia. "Senza che sia stato presentato uno studio di fattibilità - commenta Tosi - prescindendo completamente dal patrimonio scientifico presente negli ateni e negli enti di ricerca e senza nessun confronto".
Il ministro Letizia Moratti, che aveva rassicurato i rettori, dichiarandosi pronta a bloccare questa iniziativa, risponde: "L'Istituto Italiano di Tecnologia non si contrappone alle istituzione universitarie, sarà una risorsa in più". Replica il presidente della Crui: "Ha prevalso la ragion di Stato. Se quello che dice il ministro è vero basta una semplice dimostrazione: adegui i finanziamenti per l'Università e la ricerca nella finanziaria. In caso contrario questo ennesimo atto dimostrerebbe la volontà di voler definitivamente affossare il sistema universitario italiano, privando il Paese di una decisiva risorsa pubblica. Sento il dovere di ricordare al Paese che le gravissime conseguenze che ne deriverebbero non potrebbero essere tollerate da docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo".
Il braccio di ferro tra i rettori e il governo non è una novità. La guerra è cominciata nel dicembre del 2002, quando, i "magnifici" si dimisero in massa per protestare contro i tagli della Finanziaria. Dimissioni rientrate dopo qualche settimana grazie alle promesse del governo. Lo scontro è ripreso a ottobre. Ancora una volta per gli atenei non ci sono soldi: niente fondi per gli aumenti di stipendio, tagli di 234 milioni di euro per l'edilizia universitaria, non una lira in più per i servizi agli studenti e la ricerca, blocco delle assunzioni. I rettori scendono sul piede di guerra. Il 10 ottobre, durante i primi Stati generali dell'Università, lanciano un messaggio chiaro: gli atenei sono pronti a farsi valutare ma non in queste condizioni. Il ministro Moratti annuncia di aver chiesto a Tremonti un miliardo di euro in Finanziaria. La risposta è: ci sono 190 milioni, non una lira di più. Nella maggioranza si annunciano emendamenti. Il governo tace. E proprio ieri la proposta di una porno-tax per finanziare università e ricerca, presentata da Giuseppe Valditara di An, è stata bocciata dalla Commissione Bilancio del Senato.
(ma.re.)


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL