Mattino-NApoli-La Cgil: metodi polizieschiper le ispezioni al Della Porta

L'INCHIESTA SU 4 DOCENTI
La Cgil: metodi polizieschiper le ispezioni al "Della Porta"

Un'ispezione disposta dal direttore scolastico regionale nei confronti di alcuni docenti dell'Istituto tecnico per geometri "Della Porta" e responsabili della Rsu. Fin qui si tratta di normali prerogative dell'ex provveditorato. Ma a scatenare la polemica e la relativa denuncia dei responsabili della Cgil scuola sono state le modalità che, a loro giudizio, avrebbero spinto il direttore Alberto Bottino a disporre la verifica ispettiva. "Nei giorni scorsi - spiega infatti Franco Buccino, segretario della Cgil - si è presentato all'Itcg "Della Porta" un ispettore del provveditorato a interrogare prima i rappresentanti di classe degli studenti e poi 4 docenti, tra cui due Rsu della Cgil-Scuola. L'ispettore ha mostrato la lettera d'incarico che si riferisce a un'interrogazione parlamentare di luglio del senatore Florino di AN e a una lettera firmata "alcuni genitori", cioè anonima". In sostanza Florino denuncia una situazione pesante nelle scuole e soprattutto al "Della Porta" dove alcuni sindacalisti interni avrebbero vessato una collega e fatto pressioni in occasione di scioperi. Nella lettera anonima datata dicembre - continua Buccino - si accusano i 4 docenti, poi interrogati, di aver svolto attività "sovversive" e persuaso alcuni studenti a partecipare a scioperi e averli poi protetti e favoriti". Di qui la polemica. "Siamo indignati per il comportamento dell'Amministrazione scolastica, che servendosi di un'interrogazione parlamentare e di una lettera anonima, ha disposto l'ispezione, che tende ad intimidire i rappresentanti dei lavoratori, le Rsu della Cgil Scuola. Siamo a un nuovo strumento di repressione, alle ispezioni "politiche" pensate dal Ministro ed attuate dal direttore regionale". Per Buccino le ispezioni sarebbero correlate all'attuale periodo in cui nelle scuole si discuterà di organici e tempo scuola, "su cui il Governo già ha fatto scelte devastanti per la scuola pubblica, che solleveranno le reazioni dei lavoratori, delle Rsu e delle scuole stesse".