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L’unità ritrovata

di Pippo Frisone

29/10/2012
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ScuolaOggi

Meglio tardi che mai, verrebbe voglia di dire! La lettera inviata la scorsa settimana dal segretario della Flc-Cgil ai segretari di Cisl,Uil,Snals e Gilda, di confluire sulle mobilitazioni in atto, dopo anni d’incomprensioni e laceranti divisioni va accolta positivamente, senza troppa enfasi ma nemmeno senza sottovalutarne la portata. Il segnale è forte . Per la prima volta dal 2008, anno del più grande sciopero della scuola e del più ampia fronte sindacale mai raggiunto, è la Flcgil a confluire, compiendo un gesto coraggioso e saggio, ricomponendo un fronte unitario da troppo tempo indebolito e balbettante.La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il ddl sulla stabilità del governo Monti , col prolungamento di 6h dell’orario di lezione dei docenti della secondaria.

E’ stata l’ennesima invasione di campo in materia contrattuale: dai tentativi di ridurre la contrattazione d’istituto col decreto Brunetta alla mobilità sotto tutela, dalle forzature sui docenti inidonei agli esuberi da riconvertire sul sostegno, dal divieto a monetizzare le ferie all’ultimo sfregio sull’orario nella secondaria!!

Il governo Monti, in piena continuità col governo Berlusconi, ancora una volta mette sotto attacco la Scuola e il Contratto Nazionale.

S’interviene sempre più spesso per legge sullo stato giuridico dei docenti e degli Ata e sempre per legge, si fa divieto a derogare coi contratti dalle norme di legge.

Si rischia un vero e proprio ritorno al passato, a prima del 93, quando col dlgs.29 per la prima volta si gettarono le basi di una privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego.

La concertazione è oramai un lontano ricordo e le relazioni sindacali, quando ci sono , si limitano alle informazioni, non sempre complete, di decisioni quasi sempre immodificabili.

Si contratta sempre meno e con maggiori vincoli che in passato.

Dalle pensioni alla riforma del mercato del lavoro, dalle modifiche all’art.18 al blocco dei contratti e delle anzianità, alla riforma fiscale, ci si rende conto che son più le cose che uniscono di quelle che dividono.

Da qui l’esigenza di riprendere un cammino unitario che non si limiti a modificare le norme sull’orario nel ddl sulla stabilità ma passando da Monti a Tremonti si metta sul tavolo tutto il contenzioso sin qui irrisolto, dal blocco delle anzianità fino alla riapertura del Contratto nazionale bloccato dal 2010.

La crisi morde e il lavoro che manca restringe sempre più i margini dell’intervento sindacale.

E’ giunto il momento di mettere da parte le divisioni , Marchionne docet, per ripartire uniti con quello stesso spirito unitario che nel 2008 la categoria premiò come non mai, aderendo allo sciopero al 70%.

“Uniti si vince “, è stato in passato uno slogan dalle alterne fortune, ma oggi , come stanno a dimostrare la lettera del segretario della Flcgil e le positive reazioni di tutti i sindacati della scuola,

è più che mai una necessità, di fronte al governo Monti oggi, e ancor più di fronte al governo che verrà domani.


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