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Gazzettino-La scuola torna in piazza

Per la prossima settimana annunciati i primi scioperi e occupazioni degli studenti La scuola torna in piazza Ecco il calendario delle mobilitazioni anti-riforma Moratti Cresce la mobili...

15/01/2004
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Il Gazzettino

Per la prossima settimana annunciati i primi scioperi e occupazioni degli studenti
La scuola torna in piazza
Ecco il calendario delle mobilitazioni anti-riforma Moratti
Cresce la mobilitazione contro la scuola "targata" Moratti. Il fronte di protesta si rafforza con l'adesione degli studenti che già dalla prossima settimana daranno vita a occupazioni e scioperi. Il piano si sviluppa su più fronti che coinvolgono docenti, genitori, studenti, operatori della scuola, cittadini e sindacati. Una delle espressioni più attive del malcontento è rappresentato dal Comitato per la scuola pubblica (www.perlascuolapubblica.org) che ieri pomeriggio, nella Casa del popolo di Torre, si è riunito per mettere nero su bianco le strategie di lotta contro una riforma "che mette ko i princìpi di gratuità ed eguaglianza garantiti dall'istruzione statale". Tra i punti più contestati figurano "la riduzione del tempo scuola, la cancellazione del tempo pieno e prolungato, l'istituzione dell'insegnante tutor con conseguente cancellazione degli insegnanti e del loro lavoro cooperativo, le iscrizioni anticipate alle scuole dell'infanzia e alle elementari, l'introduzione del doppio binario licei-formazione professionale che abolisce i titoli di studio finali e professionalizzanti (periti, geometri, ragionieri)". Non secondari tra gli aspetti avversati sono compresi "la devoluzione alle Regioni di più della metà delle scuole superiori e la cancellazione dell'obbligo scolastico a favore del diritto alla formazione, da realizzare sia con la formazione professionale, sia con l'apprendistato". Questa la scaletta della mobilitazione che proseguirà, oltre alle date previste, per tutto il mese di gennaio: venerdì, alle 17, in piazzetta Cavour, sit-in e fiaccolata; sabato, alle 14, adesione alla manifestazione nazionale, a Roma, per chiedere il ritiro del decreto Moratti (per partecipare, con corriera da Pordenone, 0434/541227, Cgil Scuola); il 27 gennaio la Cgil Scuola consegnerà le migliaia di agende del Ministero dell'istruzione al prefetto, affinché siano restituite al ministro (adesione pressoché totale nelle scuole pordenonesi). Il "no" alla riforma non si esaurisce così: già dai prossimi giorni gli studenti delle scuole superiori pordenonesi, superata la parentesi degli scrutini, creeranno un coordinamento ad hoc tra gli istituti provinciali e le altre realtà regionali, per dare vita a massicce agitazioni. Tra le diverse proposte emerse nella riunione del Comitato, il suggerimento di un genitore di chiedere l'esonero dell'iscrizione dei propri figli alle elementari, nel momento in cui l'istituto non garantisca più il tempo pieno. Nell'occasione si è però ricordato che i dirigenti sono obbligati ad accettare le iscrizioni al tempo pieno e prolungato, perché la legge Moratti al momento non è applicabile, poiché manca il provvedimento attuativo.Alessandra Betto


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