Formazione, la mannaia di Cappellacci sui master

Fracesca Ortalli

Cala la mannaia sui progetti di alta formazione chiamati «Master and back». Senza troppi complimenti la giunta della regione Sardegna guidata da Ugo Cappellacci ha tagliato la metà dei finanziamenti rispetto all’anno scorso. Un brutto colpo per uno dei fiori all’occhiello della specializzazione post laurea, fortemente voluto e adeguatamente finanziato, almeno fino all’anno 2007-2008, dall’esecutivo guidato da Renato Soru.

LA SCURE In pratica, con i Master and back, si dava la possibilità ai laureati di rientrare nell’isola con progetti di alta formazione che incentivano le imprese a chiamare al lavoro i giovani freschi di laurea. Si era partiti nel 2005 con un finanziamento complessivo spalmato fino al 2008 di circa 53 milioni e mezzo di euro. Invece, nei giorni scorsi l’annuncio quasi imbarazzante dell’assessore regionale al Lavoro, Franco Manca. Le risorse sono scarse, dice, per cui dei 13milioni di euro del fondo sociale europeo, solo sei milioni e mezzo vengono gentilmente concessi per il bando Master and back 2010/2011. Il risultato è chiaro, saranno finanziate solo 150 borse di studio così divise: 120per la partecipazione a master di secondo livello in Italia e all’estero, 30 invece saranno per i dottorati di ricerca. Una barzelletta, se si pensa che solo l’anno scorso la torta era di 13 milioni per i Master and back, tirocini compresi e di 14,5 milioni per i percorsi di rientro con un totale di borse di studio finanziate pari a 450.

LA SELEZIONE Oggi, le risorse sono esattamente la metà. Ma non solo, l’assessore ha ben pensato di introdurre anche delle novità per i criteri di selezione. Perché, afferma sicuro, bisogna «razionalizzare il sistema che premia le eccellenze anziché distribuire finanziamenti a pioggia». Insomma, il solito trucco utilizzato fino ad ora per risolvere le varie emergenze che spuntano ogni giorno come i funghi: si danno i finanziamenti e poi si restringono le maglie per accedervi. Come sottolinea Mario Bruno capogruppo Pd in consiglio regionale, «si tratta in realtà di un banale taglio camuffato dietro paroloni come razionalizzazione della spesa. In pratica si colpisce al cuore uno dei progetti più importanti sui quali, a parole, la giunta Cappellacci si era dimostrata disponibile. Inoltre ancoranon sappiamo niente sucomeequando saranno finanziati i tirocini. Vorrei ricordare a Cappellacci che la disoccupazione giovanile nell’isola ha raggiunto cifre record e che investire sulle intelligenze migliori dell’isola significa creare sviluppo. E su questa tema siamo pronti a dare battaglia ».