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Repubblica-Bologna-Sciopero dei bambini contro la Moratti

Molte le iniziative di sensibilizzazione con attraversamento delle strisce pedonali e volantini Sciopero dei bambini contro la Moratti I genitori tengono a casa i figli in difesa del tem...

15/01/2004
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la Repubblica

Molte le iniziative di sensibilizzazione con attraversamento delle strisce pedonali e volantini
Sciopero dei bambini contro la Moratti
I genitori tengono a casa i figli in difesa del tempo pieno
ILARIA VENTURI


E' LA prima volta in Italia, assicurano. Domani alle elementari Longhena andranno a scuola solo 36 alunni su 360. L'influenza non c'entra. E' sciopero dei bambini. I genitori hanno deciso di tenere a casa i figli per protestare contro il decreto Moratti. Una scelta "estrema", uscita dall'assemblea dei genitori, a difesa soprattutto del tempo pieno così come è ora. Nel giorno in cui arriva la circolare ministeriale sulle nuove iscrizioni alla scuola "riformata" a Bologna cresce la mobilitazione contro la riforma. Ed è di nuovo braccio di ferro tra il ministero e la regione. "Una circolare tardiva che aggiunge caos ad una situazione confusa" attacca l'assessore regionale Mariangela Bastico chiedendo di rinviare al 2005 l'applicazione del decreto attuativo della riforma.
Il dissenso si farà sentire già oggi. Genitori e insegnanti delle Longhena fermeranno le auto sulle strisce pedonali in piazza Malpighi alle 17.30. Altri blocchi saranno fatti davanti alle scuole Saffi e Garibaldi (alle 8.30), Bottego (alle 16.45), Don Minzoni, Scandellara (in via Massarenti, dalle 15) e Tempesta (in via Martelli, dalle 15). Alle Fortuzzi, dopo la protesta a porta Castiglione, maestri e genitori occuperanno la scuola con i bambini. Domani, lo sciopero dell'obbligo scolastico alle Longhena. "Lo hanno deciso autonomamente e a grande maggioranza i genitori - spiega Marzia Mascagni, insegnante della scuola e voce del Coordinamento a difesa del tempo pieno - E' la prima volta in Italia, si è arrivati a questo perché nonostante tutte le mobilitazioni il decreto continua ad andare avanti. La stessa circolare sulle iscrizioni è grave, si parla di tempo pieno quando non lo è". Gli insegnanti delle Longhena saranno presenti nelle classi. "Non faremo attività didattica ma solo assistenza in solidarietà allo sciopero dei bambini" annunciano. Domani alle 10.30 ci sarà anche un presidio davanti all'Ufficio scolastico regionale e il blocco delle auto nel parcheggio davanti alle De Amicis. Le famiglie chiedono che non sia toccato il tempo pieno alle elementari così come è ora, con 40 ore e la compresenza di due insegnanti in ogni classe. Il decreto Moratti, non ancora approvato ma anticipato dalla circolare sulle iscrizioni, non lo cancella, ma istituisce una formula diversa con lo stesso numero di ore e la garanzia, per ora, solo per il prossimo anno degli stessi insegnanti: 27 ore settimanali obbligatorie, più tre facoltative e dieci di mensa. Già nei moduli delle nuove iscrizioni le famiglie si troveranno a scegliere le tre opzioni. Per le medie la scelta sarà di 27 ore più sei facoltative. La circolare è stata diffusa oggi nelle scuole, a quindici giorni dalla chiusura delle iscrizioni. Il termine è il 31 gennaio. L'anticipo scolastico può essere fatto alle materne solo se non ci solo liste d'attesa e se ci sono i posti (entro il 15 febbraio e solo per chi compie i tre anni entro il 28 febbraio 2005), mentre le richieste alle elementari (per chi compie sei anni entro il 28 febbraio 2005) devono essere obbligatoriamente accettate dalle scuole, anche se ci saranno problemi di spazi. "Si chiede ai genitori di scegliere il futuro dei loro figli sulla base di norme non ancora approvate e prive di copertura finanziaria" contesta Bastico. "Il tempo pieno deve essere gratuito e obbligatorio, con un progetto educativo. Ci sarà scritto nel decreto o no?". Il direttore del Csa di Bologna Paolo Marcheselli rassicura: "Con questa circolare le preoccupazioni delle famiglie sul tempo pieno sono completamente superate. La scuola elementare sarà organizzata sulle 40 ore tutte gestite dagli insegnanti. La qualità è affidata, come sempre al collegio docenti".
SEGUE A PAGINA V


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