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Repubblica-Bari-Berlinguer avverte 'Buoniscuola, attenti'

L'ex ministro a Bari: Fitto è pronto a istituirli anche qui E Berlinguer avverte 'Buoniscuola, attenti' ELENA LATERZA Meno scuola per tutti. Per Luigi Berlinguer è questa la linea che seg...

28/03/2002
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la Repubblica

L'ex ministro a Bari: Fitto è pronto a istituirli anche qui
E Berlinguer avverte 'Buoniscuola, attenti'

ELENA LATERZA

Meno scuola per tutti. Per Luigi Berlinguer è questa la linea che segue la politica adottata dall'attuale governo per quanto riguarda l'istruzione. Se n'è parlato ieri pomeriggio a Bari, al teatro Abeliano, durante l'incontro organizzato da Ds e Sinistra giovanile sul tema "Scuola in movimento: dalla protesta alla proposta". L'analisi di Berlinguer ha assunto toni profondamente critici, delineando due modelli di scuola e società - uno di destra e uno di sinistra - opposti tra loro. "Dietro l'attuale politica sulla scuola c'è la volontà di contenere la domanda crescente d'istruzione secondaria", ha detto l'ex ministro dell'Istruzione. "La sola scuola media non basta più per fare l'operaio: tutti la pensano così, da Confindustria a Bush. Solo la Moratti sembra avere un'opinione differente". E ancora: "Si sta attuando un'operazione per determinare nella scuola pubblica una progressiva riduzione dell'offerta formativa e della sua qualità. Si tratta di provvedimenti preoccupanti che dimostrano la piccolezza, seppur ovattata, di questa politica scolastica".
Fortemente contestato il sistema dei buoniscuola, che per Berlinguer altro non è che uno stratagemma per finanziare famiglie abbienti e scuole non statali con denaro pubblico: "Presto anche il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, darà il via a una iniziativa analoga". Tanti gli interventi, non solo di denuncia e indignazione verso la politica scolastica del ministro Moratti, ma anche propositivi, che hanno fatto emergere l'attivismo crescente fra docenti, studenti, genitori e associazioni. "Il governo di centrodestra riporta il calendario dell'istruzione italiana indietro di settant'anni, quando chi studiava era solo chi se lo poteva permettere", ha commentato Domenico De Santis, segretario regionale della Sinistra giovanile. "Avremo una scuola che divide: la Moratti ci propina una idea di formazione e di società basate sul darwinismo sociale e sul settarismo culturale. L'invenzione assurda del rapporto scuolaimpresa sostenuto dalla proposta dei due canali, della formazione culturale tradizionale nei licei e della formazione professionale, si svincola dai veri interessi degli studenti e delle imprese".
Anche un rappresentante dei genitori, Marco Bronzini, ha usato parole dure: "La mamma Moratti non ha mai instaurato un vero processo di consultazione. Mi torna in mente l'idea di regime, che si è avvale del consenso preconfezionato, un consenso che è a monte, mentre in democrazia il consenso è a valle". Infine il parere di Daniele Cannella, coordinatore di Studentipuntonet: "La scuola deve aiutare noi studenti a formarci un pensiero critico. Adesso, invece, stiamo andando verso una scuola che non crea cultura, ma automi".


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