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Il Centro: Abruzzo, troppi tagli

"Abruzzo, troppi tagli" I sindacati: è la regione più penalizzata Michela Corridore L'AQUILA. "Con un taglio di 454 docenti e 55 collaboratori scolastici, previsto per il prossimo anno, l'Abr...

09/05/2003
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Il Centro

"Abruzzo, troppi tagli"
I sindacati: è la regione più penalizzata

Michela Corridore

L'AQUILA. "Con un taglio di 454 docenti e 55 collaboratori scolastici, previsto per il prossimo anno, l'Abruzzo è tra le regioni più penalizzate d'Italia". È questo l'allarme dei sindacati della scuola Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Snals.
Ieri, dopo una conferenza stampa, i sindacalisti hanno incontrato il direttore scolastico regionale Nino Santilli, per denunciare la grave situazione e aprire un tavolo di confronto. "Vogliamo che si facciano carico del problema tutte le forze politiche regionali", spiegano i sindacalisti, "è per questo che coinvolgeremo i presidenti di tutte le Province, delle Comunità montane d'Abruzzo e i sindaci dei paesi, anche i più piccoli". I sindacati scolastici hanno presentato ieri, a tutti gli enti e le istituzioni interessate, un documento per spiegare nel dettaglio la situazione. "Già lo scorso anno in Abruzzo abbiamo perso 207 cattedre", spiega Paola Bonifaci, segretaria regionale della Cgil-scuola, "per il 2003 sono previsti tagli per 127 posti da insegnante nella scuola elementare, 35 nella scuola media e 319 nella secondaria superiore". Ai 454 docenti, che dovrebbero ritornare in graduatoria per riavere la cattedra, andrebbero aggiunti, secondo i sindacalisti, 55 posti sottratti tra personale Ata e collaboratori scolastici. "L'ufficio scolastico regionale prevede, almeno fino a oggi, una ripartizione dei tagli tra le province", dice Carlo Frascati, dello Snals, "e L'Aquila perderebbe 184 posti da insegnante di tutti gli ordini di istruzione; Chieti 116, Pescara 80 e Teramo 74. L'unica concessione che siamo riusciti a ottenere, tramite l'ufficio scolastico regionale è che rispetto a questi numeri vengano reintegrate 15 cattedre nella scuola superiore". La "buona notizia" è stata data, infatti, ieri dal direttore scolastico regionale, Santilli, durante l'incontro con i sindacalisti. "Siamo felici di questa soluzione", continua Frascati, "ma assolutamente non possiamo accontentarci e dobbiamo andare avanti nella nostra battaglia". A subire le conseguenze dei tagli, non saranno solo i docenti, ma anche gli studenti. "Le classi diventeranno sempre più numerose e dovranno includere anche un numero più elevato di portatori di handicap, ci sarà meno tempo pieno e prolungato, mentre gli indirizzi monosezioni rischiano la soppressione", spiega Enio Taglieri, della Uil, "ci sono esempi emblematici, a tal proposito. Una classe dell'Itc di Sulmona, il prossimo anno dovrà essere formata da 37 alunni, con due portatori di handicap. Per quanto riguarda L'Aquila, invece, sono a rischio alcuni corsi dell'istituto alberghiero". Per far fronte alla situazione, i sindacati convocheranno, nei prossimi giorni, un tavolo politico di concertazione con tutti i rappresentanti della Regione. Alla conferenza stampa ha preso parte anche Renato Pengue, della Cisl scuola.


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