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Contratto “Istruzione e Ricerca” 2019-2021, settore ricerca: ancora un incontro sull’ordinamento professionale ma con qualche novità

L’Aran presenta un documento di lavoro in cui si ipotizzano due distinti ruoli per il personale tecnico e amministrativo degli Enti Pubblici di Ricerca.

12/12/2022
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Lo scorso 7 dicembre si è tenuto l’incontro all’ARAN sulla sezione Ricerca per il rinnovo del CCNL 2019-2021, come da convocazione. La discussione si è ancora una volta incentrata sulla revisione dell’ordinamento del personale dei livelli IV-VIII, perché l’agenzia, così come detto nella riunione del 23 novembre scorso, ha presentato un documento “nuovo” in cui si prevede per il personale tecnico e per quello amministrativo due distinti ruoli con un numero diverso di aree professionali ( due per i tecnici e 4 per il personale amministrativo). Come evidente si tratta di una novità sulla quale sarà necessario un’attenta valutazione e soprattutto va considerato che la proposta è mancante di diversi aspetti fondamentali per una compiuta analisi, non ultimo quello retributivo. Inoltre  rimangono problematiche aperte alle quali si dovrà dare soluzioni per poter avviare in concreto una discussione utile per la revisione dell’ordinamento.

Certamente due questioni sono sul tappeto di fondamentale importanza per un qualsiasi esito positivo della trattativa:

  • il tema delle risorse per gli Enti vigilati dai Ministeri diversi dal MUR (i cosiddetti Enti No-Mur) che ancora oggi continua ad essere disatteso, nonostante l’intesa politica siglata con il ministro Valditara lo scorso 11 novembre, sentito quello della Funzione Pubblica Zangrillo, con il quale si assumeva l’impegno a trovare soluzioni con il primo vettore normativo possibile. Vettore normativo che, nonostante il testo della legge di bilancio sia ormai noto, continua a non vedersi all’orizzonte;
  • il tema posto con forza dalla FLC CGIL, direttamente collegato alla questione delle risorse sopra richiamate, delle norme di primo inquadramento. Ovvero degli istituti contrattuali che dovranno essere previsti in fase di stipula del CCNL per affrontare la fase di passaggio dal vecchio sistema di classificazione degli EPR al nuovo sistema. Una condizione imprescindibile per ogni revisione di ordinamento.

Va aggiunto che nulla è stato detto nel corso dell’incontro rispetto ai ricercatori e tecnologi e pertanto la revisione del loro ordinamento non è stata ancora affrontata, anche se pure in questo caso i temi fondamentali sono quelli delle risorse e delle norme di primo inquadramento.

La data del prossimo incontro non è stata ancora fissata, ma presumibilmente sarà dopo l’approvazione della legge di bilancio e a quel punto anche il tema delle risorse sarà stato chiarito.

Come FLC CGIL abbiamo comunque ribadito che il nostro impegno per una riforma dell’ordinamento ha come obiettivo di prevedere una mobilità professionale maggiormente esigibile e un vantaggio, in termini economici e di prospettiva di carriera, per tutto il personale, di qualsiasi profilo, sia tecnico che amministrativo.

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