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Legge di stabilità: Pantaleo, continua la politica dei tagli per scuola e università

Dichiarazione di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

15/10/2011
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Nessuna inversione rispetto alle politiche dei tagli per scuola e università pubbliche dalla bozza di legge di stabilità.

Pochi spiccioli per le università ormai al collasso, niente ripristino dei tagli per il diritto allo studio, cancellazione dei dirigenti scolastici sotto i 300 alunni, taglio di 1000 assistenti amministrativi e un numero imprecisato di tecnici di laboratorio. Nella bozza ci sarebbe pure l'estensione all'AFAM del blocco degli scatti. Alle scuole paritarie 242 milioni di euro, alle università private 20 milioni di euro, all'istruzione pubblica solo tagli.

Perché il Ministro Gelmini anziché vendere fumo non garantisce il pagamento degli scatti? Dove sono le risorse per i rinnovi dei contratti nazionali? Non capisco quale rapporto ci sarebbe tra il taglio dei distacchi e dei permessi sindacali, solo nella scuola, e la valorizzazione professionale.
La verità è che si vuole colpire la funzione del sindacato perché si opposto alle politiche devastanti del Ministro Gelmini e del Governo Berlusconi.

Ma non ci faremo intimidire e continueremo la mobilitazione, dopo la manifestazione dell'8 ottobre, per licenziare un Governo ormai distante dai problemi reali della scuola e dell'università pubblica e che intende precarizzare ulteriormente le condizioni esistenziali delle nuove generazioni.

Indignarsi e scendere in piazza è giusto per chiedere di cambiare questo Paese.