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Gli insegnanti italiani tra i più penalizzati e poveri al mondo: lo dice l’OCSE!

Comunicato stampa di Francesco Sinopoli, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

11/07/2017
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Lo studio Ocse appena pubblicato mette a confronto gli stipendi dei docenti in Europa e nel mondo. Per recuperare il gap di investimenti mancano almeno 17 miliardi di euro. Il governo cominci dal fare un buon contratto per la scuola.

L’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, conferma anche nel Rapporto 2017 l’impoverimento progressivo dei docenti italiani.

Che gli stipendi degli insegnanti, a parità di tempo di lavoro, siano sempre più poveri è un fatto ormai accertato. Essi non hanno avuto più alcun aumento da circa un decennio e fanno molta fatica a fronteggiare le spese necessarie per la vita quotidiana se si considera che un docente appena assunto non supera i 1.300 euro mensili e si ferma a 1.800 a fine carriera.

I dati parlano chiaro: lo stipendio dei nostri docenti dal 2005 al 2014 ha subito un taglio del 7%, a orari di lavoro invariati. Secondo il Rapporto Ocse 2017, al contrario, l’incremento medio degli stipendi tra il 2005 e il 2014, in termini reali, è del 6% per la scuola dell’infanzia, del 4% per la scuola elementare, del 3% per le secondarie inferiori e dell’1% per le secondarie superiori, certificando dunque una tendenza diffusa ad investire di più nei diversi sistemi dell’istruzione pubblica, premiando insegnanti e personale. In termini reali, infatti, ciò significa che lo stipendio medio dei docenti in area Ocse è pari a 38.253 dollari all’anno per le scuole dell’infanzia, a 41.300 per le scuole primarie, a 43.374 per le secondarie di primo grado, e a 47.165 per le secondarie superiori.

Tuttavia, mentre la media Ocse dei salari cresceva, sia in percentuale che in termini assoluti, in alcuni Paesi si è registrata invece una decrescita, e una oggettiva perdita salariale, in alcuni casi molto marcata, come nel Regno Unito, Italia, Grecia, Portogallo e Spagna.

I numeri testimoniamo come la crisi e le difficoltà economiche di questi anni siano state affrontate diversamente dall’Italia rispetto ad altri paesi. C’è chi ha ritenuto di investire nell’istruzione pubblica, e quindi anche negli stipendi dei docenti, quale occasione per superare la crisi, e c’è chi invece - tra questi l’Italia - non ha saputo far di meglio che far soffiare i venti della crisi su una categoria che ricopre invece un ruolo decisivo per la promozione delle nuove generazioni. Così, in Italia le condizioni di lavoro dei docenti, e di tutto il personale della scuola, peggiorano di giorno in giorno.

L'imminente avvio delle trattative per il rinnovo contrattuale, bloccato dal lontano 2009, rappresenta un'occasione formidabile per fare un'operazione di giustizia e di verità. Confidiamo nel fatto che il Governo, dinanzi alla muta eloquenza di questi dati, faccia la sua parte e metta a disposizione le risorse necessarie e allinei gli stipendi dei docenti italiani a quelli dei loro colleghi di area Ocse. Non è solo questione di redditi ma di dignità della professione docente. Perciò, occorre colmare quel divario rilevantissimo che  purtroppo esiste anche tra l’Italia e la media europea riguardo agli investimenti pubblici in istruzione. Un gap di più di 1 punto percentuale che fa la differenza (circa 17 miliardi di euro) e che marca la distanza tra un paese declinante e uno che invece investe in conoscenza per aprire le porte del futuro.

Servizi e comunicazioni

Agenda
  • 4 APRILE | Incontro stipula definitiva Contratto Integrativo Nazionale triennio accademico 2024/2027 ai sensi CCNL 18 gennaio 2024 Istruzione e Ricerca - AFAM. MUR, online ore 12:00
  • 4 APRILE | Informativa – Decreto ministeriale di aggiornamento delle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia del personale Ata –Triennio scolastico 2024/2027, ore 15:30, MIM
  • 9 APRILE | Prosecuzione trattativa sequenza contrattuale art. 178 CCNL personale Istruzione e Ricerca 2019-2021, ARAN, ore 11:00
  • 12 APRILE | Convegno nazionale "Dal merito al diritto all'istruzione". Aula “Volpi” Dip.Scienze della Formazione Roma Tre, ore 9:30. Partecipa Gianna Fracassi
  • 17 APRILE | Prosecuzione trattativa sequenza contrattuale art. 178 lett. b CCNL personale Istruzione e Ricerca 2019-2021, ARAN, ore 11:00
  • 22 APRILE | Prosecuzione trattativa sequenza contrattuale art. 178 CCNL personale Istruzione e Ricerca 2019-2021, ARAN, ore 11:00
  • 7 MAGGIO | Elezioni Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), ore 8:00-17:00
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