Denatalità: FLC CGIL, non sia alibi per tagliare sulla scuola
Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
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Roma, 11 maggio - “La crisi demografica è un dato di fatto: denunciamo da anni che siamo in presenza non solo di un calo delle nascite, ma di un vero e proprio fenomeno migratorio che sta svuotando le aree interne del Paese. Bene che il Ministro ne abbia preso oggi piena consapevolezza, se ne traggano le dovute conseguenze”. È quanto afferma, in una nota, la Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
“Per invertire la denatalità – secondo la FLC- servono politiche per sostenere l’occupazione stabile e di qualità di giovani e donne e investimenti negli strumenti di condivisione vita-lavoro: più asili nido, gratuità e obbligatorietà delle scuole dell’infanzia, più tempo pieno e tempo prolungato. È bizzarro parlare di docenti in eccesso quando abbiamo classi affollate nelle aree urbane e impossibilità di formare classi nelle aree interne, quando manteniamo livelli altissimi di dispersione scolastica e quando si continua a far cassa riducendo il numero delle scuole".
"Quello che proprio non serve – conclude la FLC - è utilizzare il calo demografico come alibi per ridurre le risorse e gli investimenti a favore dell’istruzione".
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