Illustrate alle Regioni tratti di incostituzionalita’ della legge delega
Pubblichiamo la lettera, a firma di Enrico Panini, indirizzata ai presidenti delle regioni, con la quale si da informazione dell’iniziativa legale intrapresa dalla Cgil Scuola, per quanto riguarda l’incostituzionalità della legge delega, e se ne illustrano le ragioni.
Pubblichiamo la lettera, a firma di Enrico Panini, indirizzata ai presidenti delle regioni, con la quale si da informazione dell’iniziativa legale intrapresa dalla Cgil Scuola, per quanto riguarda l’incostituzionalità della legge delega, e se ne illustrano le ragioni.
Non sfuggirà ai nostri navigatori che le regioni sono parte in causa per quanto riguarda il rispetto delle prerogative che la Costituzione affida ad ogni livello costituzionale.
_____________________________
Testo lettera
Prot. n. 12/5 EP/gr Roma, 7 aprile 2003
Oggetto: Incostituzionalità della Legge 28 marzo 2003, n. 53, “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”.
Egregio Signor Presidente,
la recente approvazione della Legge delega sul sistema di istruzione ci ha spinto ad una riflessione a proposito del suo impatto sui nuovi assetti istituzionali derivanti dalle modifiche del Titolo V° della Costituzione.
A questo scopo mi è gradito informarLa di alcune decisioni assunte dall’Organizzazione sindacale che rappresento.
Il nuovo assetto istituzionale, dunque, sancisce, in materia di istruzione e nell’ambito di un sistema teso a valorizzare l’autonomia dei governi locali e le iniziative delle formazioni sociali, il principio di un sistema nazionale di istruzione come elemento di salvaguardia della coesione sociale e di garanzia delle pari opportunità tra situazioni diverse, secondo lo spirito e la lettera della nostra carta costituzionale.
In questa direzione l’unitarietà del nostro sistema d’istruzione, che il Presidente della Repubblica ha definito, interpretando il comune sentire, un valore irrinunciabile per la coesione sociale e la crescita culturale del nostro Paese anche nel contesto europeo, e il rispetto della Costituzione sono punti di riferimento fondamentali.
Il sindacato che rappresento è stato contrario fin dall’inizio all’uso della delega legislativa per la riforma dell’istruzione, convinto che in tal modo si sottraesse al dibattito parlamentare la possibilità di intervenire sull’unico spazio di disciplina disponibile.
Ora che la Legge delega è stata approvata, si sta attivando per sollevare la questione di legittimità del provvedimento di riforma dinanzi alla Corte Costituzionale.
La Cgil Scuola, infatti, ritiene, sulla base del parere di eminenti costituzionalisti, che il ricorso ai decreti legislativi per disciplinare le norme generali ed i principi fondamentali non sia consentito nel nostro ordinamento giuridico in base all’art.76 della Costituzione.
La questione, sollevata, come è noto, anche in sede di dibattito parlamentare con le pregiudiziali d’incostituzionalità che hanno messo in evidenza l’invasione nell’ambito della competenza legislativa regionale, concorrente ed esclusiva, sancita dal nuovo art.117 cost., diventa ancora più rilevante nella prospettiva di una nuova riforma costituzionale, quale quella presentata dal ministro Bossi che attribuisce alle Regioni una competenza esclusiva in materia d’istruzione.
L’autorevolezza di una pronuncia della Corte Costituzionale, così come è recentemente avvenuto in materia di sanità, potrebbe fare definitiva chiarezza anche nel settore dell’istruzione, definendo competenze e responsabilità e contribuire a ristabilire un clima di collaborazione istituzionale tra i diversi livelli di governo, indispensabile per salvaguardare l’autonomia della scuola, l’unitarietà del sistema e la qualità dell’istruzione.
Di ciò intendevo informarLa.
Mi è gradita l’occasione di porgerLe distinti saluti.
Enrico Panini
Servizi e comunicazioni
I più letti
- Elezioni CSPI: si vota il 7 maggio 2024. Sostieni “CGIL - VALORE SCUOLA”
- Avvio dei corsi abilitanti da 30 e 60 CFU: i ritardi del Ministero rischiano di danneggiare i precari che da anni aspettano l’accesso all’abilitazione
- Elezioni CSPI 2024: candidate e candidati lista “CGIL - VALORE SCUOLA”
- Mobilitazione FLC CGIL: il MIM finalmente ipotizza passweb fuori dal 1° settembre. Contro le rivalse intervento del Ministero presso l’INPS. Prossimo incontro il 30 aprile
- Decontribuzione lavoratrici madri (“bonus mamme”): riaperte funzioni SIDI
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Note ministeriali Nota 16379 del 24 aprile 2024 - Indicazioni operative Elezioni CSPI 2024
- Note ministeriali Nota 6016 del 23 aprile 2024 - Indennità e compensi miglioramento offerta formativa 2024 Economie anno 2023
- Note ministeriali Nota 6000 del 23 aprile 2024 - Reclutamento e stato giuridico accompagnatori pianoforte e clavicembalo, tecnici di laboratorio, modelli viventi
- Decreti ministeriali Decreto Ministeriale 621 del 22 aprile 2024 - Autorizzazione posti e modalità selezione attivazione percorsi di formazione iniziale docenti
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici