Personale ATA: il Mef annuncia la mancata conferma dei contratti ex art. 59. Una beffa che non intendiamo subire
Continuano le note contraddittorie del MEF che smentisce il MIUR e a farne le spese sono i lavoratori e le lavoratrici della scuola. Pretendiamo il rispetto degli accordi. Richiesto un incontro urgente.


Dopo l’incontro del 22 settembre scorso il MIUR aveva preso degli impegni formali precisi volti a garantire la possibilità per il personale con incarico a tempo indeterminato di poter accettare supplenze fino ad avente diritto ai sensi dell’articolo 59 CCNL.
In questi giorni le Ragionerie Territoriali stanno recapitando alle scuole una nota che invece ribalta la situazione e, ad anno scolastico in corso, annuncia l’impossibilità di confermare questi contratti. Appare evidente il disagio che saranno costrette a subire le scuole e le difficoltà che dovranno affrontare lavoratori a cui saranno rescissi i contratti e segreterie che dovranno riprendere a dicembre a scorrere le graduatorie per nominare del nuovo personale (il tutto mentre incombono altre scadenze, fra le quali le più pesanti e pressanti sono quelle del rinnovo delle graduatorie ATA e delle cessazioni del personale scolastico).
Se si dovesse arrivare a questa soluzione, si tratterebbe di una grave mancanza da parte del MIUR che pure aveva ricevuto dal MEF le rassicurazioni necessarie ad emanare la nota 40591 del 22 settembre con la quale si autorizzavano le supplenze ex art.59 del CCNL tuttora in vigore.
La FLC CGIL, unitariamente agli altri sindacati, ha chiesto un incontro urgente al MIUR perché possa essere chiarita, una volta per tutte, quest’annosa questione che pure ha dei precedenti in occasione di tutti i rinnovi di graduatorie.
Se non ci saranno risposte positive e immediate, se verrà meno da parte del MIUR l’applicazione di quanto definito dalla nota 40591 e dall’accordo del 22 settembre, avvieremo le procedure di raffreddamento dei rapporti sindacali e proclameremo lo stato di agitazione del personale ATA.
Riteniamo infatti che la situazione sia grottesca: le scuole, i lavoratori e le lavoratrici delle stesse hanno diritto alla certezza delle norme, ad un trattamento lavorativo dignitoso ed alla chiarezza nei rapporti di lavoro. Infrangere l’accordo del 22 settembre sarebbe un atto grave e incomprensibile.
Questo Ministero continua a rivelarsi vassallo del MEF, ma soprattutto continua a non dimostrare attenzione per i suoi dipendenti, che continua ad illudere e tenere in bassissima considerazione.
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