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INFN: la FLC CGIL promuove assemblee nelle sedi per valutare la manovra finanziaria e definire iniziative di protesta e di lotta

Assemblee in tutti i luoghi di lavoro INFN, sede per sede si discuteranno le forme più appropriate per attuare lo stato di agitazione proclamato dalla FLC Cgil in tutti gli enti di ricerca.

31/05/2010
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La manovra finanziaria in via d'approvazione mette le mani nelle tasche dei lavoratori degli enti di ricerca ed è fortemente lesiva del già stressato sistema di ricerca italiano.

Blocco degli stipendi, delle carriere e degli scatti automatici per quattro anni, azzerate contrattazione collettiva e integrativa, blocco probabile degli accordi integrativi già firmati, mentre i prezzi e il costo della vita inevitabilmente aumenteranno seguendo le dinamiche inflattive e/o altre cento imponderabili variabili. Niente aumento delle tasse, certo! Non sia mai che nel bel paese si paghi proporzionalmente al reddito e/o che paghino qualcosa anche le tante rendite parassitarie. Meglio un altro bel condono edilizio, questa volta non su interventi marginali ma su interi immobili “fantasma”. Meglio la pesca tranquilla nella vasca del lavoro dipendente, dove le trote abbondano. Meglio aumenti generalizzati del costo del prodotto o del servizio che gravano proporzionalmente molto di più sui redditi bassi. E ancora, tagli economici pesanti alle amministrazioni decentrate, che si tradurranno presto in ulteriore peggioramento dei servizi pubblici, in altre gabelle che il cittadino lavoratore dovrà pagare. Il gioco delle tre carte. Paga Pantalone, paga!

Riduzione del 50% dei contratti a tempo determinato e blocco quasi totale del turn over, che comprometterà forse definitivamente il già difficile iter delle stabilizzazioni e costringerà gli enti a licenziare un gran numero di precari. Altre legittime attese disattese, altri lavoratori senza lavoro, altre alte professionalità perse, altre risorse pubbliche investite in formazione gettate alle ortiche.

Smembramento del 30-40% dell'intero comparto, con la scomparsa di prestigiosi e noti enti pubblici di ricerca (INAF, ISPESL, ISFOL, solo per citarne alcuni) in taluni casi con l'accorpamento del personale tecnico ed amministrativo ai ministeri e del personale ricercatore e tecnologo ad altro ente. Tutto ciò senza il benché minimo confronto con la comunità scientifica e con i sindacati. In breve: una ulteriore micidiale botta al sistema pubblico di ricerca italiano verso il suo completo smantellamento. Persino i Presidenti (e i Commissari) degli enti pubblici di ricerca si sono sentiti in obbligo di inoltrare al Governo una lettera aperta. I sindacati confederali, nella circostanza nuovamente insieme, promuovono e appoggiano iniziative di protesta e di lotta che crescono di ora in ora.

Per capire meglio la situazione, sulla base della versione più recente della manovra in nostro possesso, abbiamo predisposto delle schede illustrative.

A questo si dovranno sommare gli effetti della crociata contro il pubblico dipendente dell'ormai irritato Brunetta, della “sua” legge e del “suo” decreto attuativo. E qui, francamente, qualcosa ci sfugge. Una legge promulgata nel nome del popolo italiano, si sa, andrebbe applicata, in ogni sua parte e nei tempi previsti, nel bene e nel male, che piaccia o no. Così, nel bene e nel male, andrebbero applicati anche gli accordi, che di tale legge e decreto sono stati trampolino di lancio e base dell'articolato, consentendo rinnovi contrattuali, recuperi inflattivi, carriere e quant'altro.

Tutto ciò con buona pace di chi, lusingato dai loschi compari di merenda, ha scelto la via del “dialogo e del confronto” con la cricca, firmando accordi sbagliati, tentando scientemente di isolare la CGIL anziché lavorarci insieme per costruire un fronte comune, forte e compatto, di resistenza e di lotta. Ci attendiamo un ripensamento, per il bene dei lavoratori che sempre più preoccupati della loro condizione concreta a gran voce chiedono unità.

Conto la manovra del Governo, la CGIL manifesterà a Roma sabato 12 giugno con corteo da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo. Oltre ad Epifani, interverranno i segretari generali delle categorie FLC e della Funzione Pubblica. Sempre nel mese di giugno e sempre dalla CGIL verrà proclamato lo Sciopero Generale.

In vista della manifestazione del 12 giugno, dello Sciopero Generale CGIL e delle iniziative specifiche negli enti di ricerca, la FLC Cgil promuoverà assemblee in tutte le sedi INFN per valutare la situazione e decidere le modalità di articolazione dello stato di agitazione e le iniziative da intraprendere.

Roma, 31 maggio 2010

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