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La ricerca va... per tetti!!!

Proseguono le iniziative di mobilitazione e di lotta negli Enti pubblici di ricerca

27/05/2010
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Dopo la manifestazione del 26 maggio sotto il ministero dell'Economia e le iniziative di questi giorni, la conferenza stampa di Guglielmo Epifani sulla manovra in cui preannuncia la manifestazione nazionale del 12 giugno e lo sciopero generale, proseguono le iniziative di mobilitazione e le occupazioni negli Enti pubblici di ricerca.

Giovedì 27 maggio saranno occupati i tetti degli Epr per continuare la protesta contro la manovra che fa pagare i costo della crisi ai settori più deboli della società e attacca pesantemente la ricerca.

Intanto si sono avuti importanti pronunciamenti contro il brutale attacco alla ricerca contenuto nella manovra del governo da parte della Conferenza dei Presidenti degli Epr.

All'Ispesl è stato proclamato lo stato di agitazione e il blocco delle attività istituzionale dell'Ente, mentre anche l'ISAE è in stato di occupazione.

Per venerdì 28 maggio è in programma un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della ricerca a Montecitorio, dalle ore 10,00.

Venerdì 28 maggio l'OGS comunica di essersi riunito in assemblea permanente e il personale ha manifestato davanti ai palazzi della Prefettura e della Regione di Trieste. L'INRIM proclama lo stato di agitazione.

Roma, 28 maggio 2010

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26 maggio

ISFOL OCCUPATO!
Mattina: Mimmo Pantaleo in assemblea.
Grazie alla determinazione e alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici l'Isfol è stralciato dal decreto.
Pomeriggio: timido tentativo di far smobilitare a seguito delle voci che Isfol e Ias sono fuori dalla soppressione e saranno accorpati con un DPR.
L'assemblea decide di proseguire l'occupazione, si deciderà quando ci sarà il testo definitivo del decreto.
Terza notte di occupazione!

IAS in stato di agitazione

ISAE OCCUPATO!
Assemblea permanente, partecipazione del Presidente e di delegazioni di altri enti.
Prima notte di occupazione! Un grande sforzo se teniamo presente che l'Isae ha poco più di 100 dipendenti!
Sul sito istituzionale si può firmare l'appello (bilingue) contro la chiusura dell'ente - www.isae.it

ISS
A seguito del manifestazione interna di ieri, convocata la conferenza dei Presidenti degli EPR.

EIM in stato di agitazione

Al MEF - manifestazione fiaccolata ore 18-21
Tantissima Ricerca a via XX Settembre!!! Tanti interventi al megafono oltre a quelli dei tre segretari generali magliette, striscioni e tanta voglia di reagire.

27 maggio

ISFOL
La Ricerca va per tetti ore 12-14, dalle 19 in poi ANNOZERO!

ISAE
La Ricerca va per tetti ore 12-14

CNR
P.le Aldo Moro. La Ricerca va per tetti ore 12-14

ISS
Mattina corteo interno-serpentone e poi tutti in terrazza. La Ricerca va per tetti ore 12-14

28 maggio

ore 10-13 TUTTI A PIAZZA MONTECITORIO

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FLC CGIL - CISL FIR - UILPA U.R.

Nell’ambito delle iniziative di protesta per gli annunciati provvedimenti di soppressione di alcuni enti di ricerca, le strutture CGIL CISL e UIL del comparto Ricerca, in particolare di quelli direttamente coinvolti dalla “manovra” , domani, giovedì 27, dalle ore 12 alle ore 14 esporranno striscioni contro lo smembramento degli enti pubblici di ricerca dai tetti degli istituti.

E’ confermato inoltre il presidio a Montecitorio – davanti al Parlamento - per venerdì dalle ore 12 alle ore 13.

Altre iniziative verranno assunte a seguito del contenuto del decreto a tutt’oggi non emanato.

Roma, 26 maggio 2010

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Conferenza Permanente dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca
Comunicato Stampa

Lettera aperta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca al Governo sulla manovra economica-finanziaria.

Roma, 26 maggio 2010 – I Presidenti degli Enti pubblici di ricerca, riuniti in seduta straordinaria, esprimono grande disagio e preoccupazione per il profilarsi di effetti fortemente negativi relativamente all’annunciata manovra economica che, qualora venga confermata rischia di compromettere gravemente l’attività specifica degli Enti con gravi ripercussioni sociali e economiche. Gli enti di ricerca, infatti, svolgono un ruolo, non solo di promozione della conoscenza, ma di trasformazione delle nuove conoscenza in benefici produttivi.

Gli Enti, già in difficoltà nella competizione europea per l’assegnazione di risorse a causa del numero basso di ricercatori (3,3 per mille rispetto alla media europea del 6,6 per mille), rischiano, se queste misure confermate, un ulteriore diminuzione delle risorse a disposizione per l’intero settore della ricerca.

Tra i tagli previsti è, infatti, particolarmente rischioso quello ipotizzato del 50% del personale a tempo determinato e il blocco del turn over che comporteranno non solo un grave conflitto sociale ma comprometteranno seriamente anche l’operatività degli Enti che si avvalgono in modo essenziale di queste professionalità per condurre i singoli progetti di ricerca.

I Presidenti pertanto, nella consapevolezza delle obiettive difficoltà attraversate dai sistemi finanziari di tutta l’Europa e anche, quindi, del nostro Paese, si dichiarano disponibili a ipotesi di riorganizzazione dell’intero sistema-ricerca purchè questo avvenga attraverso una capillare discussione e un confronto serrato con il Governo su questi temi in modo da identificare soluzioni che non danneggiano ulteriormente un settore già in crisi.

Allo scopo i presidenti chiedono l’indizione di un Giornata nazionale della Ricerca come luogo simbolico e concreto per un dibattito proficuo sul suo futuro.

Chiedono pertanto al Governo, nell’interesse superiore del Paese, almeno di non abbassare il livello attuale di competitività scientifica e, pertanto, di abrogare tali eventuali misure.

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MOZIONE ASSEMBLEA PERSONALE ISPESL

I lavoratori ISPESL riuniti in Assemblea il 26 di maggio 2010 da CGIL CISL UIL Ricerca, hanno esaminato con grande preoccupazione le notizie di soppressione dell’ISPESL, riportate anche oggi sui giornali.

L’ampio dibattito ha visto la partecipazione anche dei Commissari, che hanno dichiarato di condividere le preoccupazioni derivanti dalle operazioni “di riordino” che vedono candidato l’ISPESL a confluire nell’INAIL.

INSIEME, DIPENDENTI E COMMISSARI, hanno condiviso la necessità di mantenere alto lo stato di mobilitazione, rendendolo evidente all’opinione pubblica.

Il Personale in Assemblea decide il BLOCCO TOTALE DELLE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI di controllo sul territorio, in termini di verifica degli impianti e servizi a terzi.

Condannano gli interventi legislativi in atto che con i provvedimenti in corso definiscono la SVENDITA DELLA PREVENZIONE E SICUREZZA DEL LAVORO, mentre il Paese ha bisogno di un Istituto PUBBLICO, come l’ISPESL che si occupi di tali materie, e che per garantire terzietà deve avere AUTONOMIA E AUTOREVOLEZZA SCIENTIFICA.

Ribadiscono la necessità di combattere LO SMANTELLAMENTO DEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA, invece di rilanciarli quale “MOTORE” dello sviluppo del Paese.

Invitano tutti i lavoratori anche degli Enti non coinvolti dagli ordini a sostenere lo stato di agitazione dell’ISPESL e del Comparto Ricerca, a partire dalla fiaccolata di stasera mercoledì 26 maggio dalle ore 18.00 alle ore 21.00 presso il MEF- Via XX settembre.

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Comunicato del Presidente ISAE

Nella manovra approvata dal governo per il contenimento del disavanzo è prevista la soppressione dell’Isae e il riaccorpamento del suo personale nel Ministero dell’Economia o in altri enti di ricerca, “al fine di razionalizzare e semplificare le funzioni di analisi e studio in materia di politica economica”. Nell’articolato si afferma altresì che da questo riaccorpamento non devono derivare oneri addizionali per la finanza pubblica.

Come traspare chiaramente dalla formulazione dell’articolato, il passaggio del personale al MEF o in altri enti non è finalizzato a produrre un risparmio di spesa (tanto è vero che la norma si preoccupa di ribadire che non si devono manifestare oneri addizionali) e può quindi essere giustificato soltanto nell’ottica di un riordino degli enti di ricerca. In questo caso, tuttavia, l’inserimento della norma in un decreto legge appare incongruo e, in conseguenza, appare più che mai opportuna l’eliminazione di questa disposizione e l’inserimento eventuale in un disegno di legge organico di riordino degli enti di ricerca.

In realtà, quella che appare del tutto incongrua è l’idea stessa della soppressione di un ente pubblico di ricerca, indipendente e con il compito istituzionale di promuovere analisi e previsioni economiche. La prima decisione presa dal nuovo Ministro del Tesoro britannico George Osborne è stata la creazione di “ an independent fiscal watchdog with responsibility for growth and public finance forecasting”. In Gran Bretagna, in una situazione di crisi della finanza pubblica molto più drammatica di quella italiana, si ritiene indispensabile creare un Istituto con questi compiti; in Italia questo ente esiste - ed è l’Isae - e si decide di sopprimerlo.

Per tali motivi l’Isae (i suoi vertici istituzionali, i ricercatori e il personale tecnico e amministrativo) invita con forza Governo e Parlamento a ritirare l’articolo che prevede la soppressione dell’Istituto e, al contempo, a valutare con attenzione l’esigenza di stabilizzare definitivamente le risorse umane e finanziarie per consentire all’Isae di migliorare ulteriormente la propria attività di ricerca al servizio della collettività.

Il Presidente
Alberto Majocchi

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Comunicato dell’assemblea permanente dell’OGS

Il personale dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS ha deciso di riunirsi in assemblea permanente a partire dalle 18 del 27 maggio per denunciare il provvedimento nascosto nelle pieghe della manovra finanziaria ora in discussione. E’ infatti prevista la soppressione del nostro Ente per accorparlo al CNR proprio nel momento in cui il processo di riordino in atto, la cui conclusione è fissata per agosto, sta ridefinendo le finalità e gli statuti di tutti gli enti di ricerca per razionalizzarne attività e risorse.

Il frettoloso e ingiustificato accorpamento ad un altro ente rischierebbe di vanificare tale processo e di compromettere efficienza ed operatività dell’OGS, mettendo a rischio la prosecuzione dei numerosi progetti di rilevanza nazionale ed internazionale, anche di provenienza industriale.

L’OGS, infatti, è un ente di eccellenza nella ricerca geofisica, sismologica, oceanografica, di geologia e biologia marina, con ricadute in campo ambientale e nella ricerca delle risorse
energetiche. In virtù di queste competenze l’OGS si finanzia per quasi il 50% del suo bilancio attraverso molteplici attività che coinvolgono anche 110 precari altamente qualificati, senza costi aggiuntivi per lo Stato.

L’assemblea chiede che il provvedimento riguardante l’OGS, contenuto nella manovra finanziaria venga stralciato e che non venga interrotto il processo di riordino, avviato dal ministero della ricerca, che tiene giustamente conto delle specificità di tutti gli enti.
Il personale dell’OGS manifesterà Venerdì 28 Maggio in Piazza Unità d’Italia a Trieste davanti ai palazzi della Prefettura e della Regione.
Date il vostro supporto ad una parte importante della ricerca in Italia, intervenite numerosi!

Venerdì 28 maggio 2010

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I LAVORATORI DELL’INRIM IN STATO DI AGITAZIONE

Le Organizzazioni Sindacali CGIL-CISL-UIL indicono lo stato di agitazione con mobilitazione permanente dei lavoratori e respingono fermamente la decisione assunta nella manovra economica di sopprimere l’ Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) e di trasferire i sui compiti all’interno del CNR.

Senza alcun coinvolgimento degli organi di governo dell’Istituto e della sua comunità scientifica e dopo l’avvio della recente legge di riordino da parte del Ministero vigilante MIUR, si apprende ora che l’Istituto viene indicato come ente inutile.

La soppressione dell’INRIM rappresenta solo una parte di un attacco ben più ampio all’intero comparto della ricerca, partito già da diverso tempo con questo governo. Riteniamo inaccettabile che venga colpito un settore strategico come quello degli enti pubblici di ricerca, che dovrebbero essere incentivati poicè unici a poter far da traino all’intero sistema produttivo del paese in quanto “motore” di sviluppo.

Ai ripetuti e contradditori provvedimenti di riordino degli ultimi decenni, che hanno creato forte incertezza degli organi di governo degli EPR influendo negativamente sullo sviluppo e sul potenziamento delle attività scientifiche, si vuole ora aprire un’altra fase di disorientamento invece di intervenire con provvedimenti di valorizzazione delle potenzialità delle attività scientifiche.

Non più tardi dello scorso 21 aprile il ministro Gelmini scriveva agli enti vigilati dal MIUR: “ Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n.213 si è inteso avviare un processo nuovo che si vuole condividere con tutti gli attori del sistema, partendo dalle buoni prassi e dalle importanti esperienza sin qui maturate; mi riferisco in particolare ai decreti legislativi del 2003 e 2004, relativi al CNR, ASI, INAF e INRIM.

L’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), costituito con un decreto del 2004 attraverso l’unificazione dell’Istituto Elettrotecnico Nazionale e dell’Istituto di Metrologia Gustavo Colonnetti del CNR, è un ente pubblico di ricerca, afferente al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Si occupa di scienza delle misure e dei materiali, sviluppa tecnologie e dispositivi innovativi. Adempiendo ai suoi compiti di istituto metrologico primario, l’INRIM realizza i campioni primari delle unità di misura fondamentali e derivate del Sistema Internazionale delle unità di misura (SI), ne assicura il mantenimento, partecipa ai confronti internazionali e permette in Italia la riferibilità di ogni misura al SI; rappresenta l’Italia negli organismi metrologici internazionali.

Le principali attività di ricerca riguardano: le costanti fondamentali della fisica (tra cui le costanti di Avogadro e di Boltzmann), i campioni primari del futuro, i materiali innovativi, le nanotecnologie, le tecnologie quantistiche (informazione, imaging e metrologia quantistica), la metrologia applicata alla chimica, all’ambiente e alla sanità.

L’INRIM supporta l’innovazione tecnologica industriale italiana ed europea: partecipa a programmi di ricerca dell’UE (è partner del progetto Galileo per la metrologia del tempo), collabora all’accreditamento dei laboratori di taratura in Italia, fornisce servizi di certificazione tecnica e di consulenza. Promuove e divulga la ricerca, curando la diffusione dei risultati nella letteratura scientifica, nei diversi settori produttivi e nella società. L’INRIM ha sede a Torino, in Strada delle Cacce 91; altri centri operativi sono dislocati a Torino e Pavia.

Le OO.SS. CGIL-CISL-UIL dell’INRIM chiedono al Presidente dell’Istituto e a tutti gli Organi Istituzionali competenti di attivarsi con tutte le azioni possibili al fine di attuare il ritiro immediato del provvedimento di soppressione dell’INRIM, consentendo così all’INRIM di proseguire nell’attività di riordino già avviato per valorizzare al meglio le proprie potenzialità nell’ambito del Piano Nazionale della Ricerca, al servizio del Sistema Paese.

FLC CGIL - CISL FIR - UILPA U. R. dell’INRIM

Tag: governo, ias