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INFN: dichiarato lo stato di agitazione, chiesto al management un confronto urgente

Dopo l'entrata in vigore della manovra finanziaria, sempre più critica la situazione degli enti e nell'INFN.

04/06/2010
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I distinti interventi legislativi sulla ricerca pubblica italiana, solo apparentemente confusi e scoordinati ma purtroppo sin troppo chiari e mirati, sono penalizzanti per il personale in ruolo e precario e sono volti a indebolire e mortificare un settore già penalizzato, rispetto alle medie europee, da un cronico sotto-organico e dal progressivo e costante calo di risorse investite. Fendenti tirati alla cieca, contro il sistema di ricerca pubblico e contro i suoi attori: lavoratori in ruolo e precari, ma non solo, management, presidenti, commissari (che come noto hanno già timidamente espresso il loro imbarazzo con una lettera aperta al Governo).

Alla “riforma” Brunetta (L. 15/2009 e decreto attuativo D.Lgs. 150/2009) e alla legge di riordino degli enti pubblici di ricerca (D.Lgs 213/2009), ora si sommano (e in taluni casi si sovrappongono) i provvedimenti della manovra finanziaria (D.L. 78/2010). Una labirinto di articoli, commi, rinvii, interpretazioni in cui sarà difficile districarsi e da cui sarà difficile uscirne indenni; un dedalo burocratico all'interno del quale certo sarà più difficile svolger e il proprio lavoro.

Ieri l'INFN, preso atto del comma 12 art. 6 del DL 78/2010, ha emanato la circolare 011663,nella quale si intendono chiarire i termini applicativi della manovra per le missioni all'estero. “Non più dovuta la diaria” dal 31 maggio 2010, giorno dell'entrata in vigore del DL 78/2010, solo rimborsi a piè di lista, sulla base di tabelle ancora da definire con decreto ministeriale!! A parte che magari un passaggio con i sindacati per discutere dell'applicazione non ci sarebbe neanche spiaciuto, qualche giorno di riflessione certo non avrebbe peggiorato la situazione (da tempo lamentiamo l'uso invalso INFN a far frittate, salvo poi convocare i sindacati per ricomporre le uova). Oltre che voler legittimamente capire come l'ente intende procedere, ci viene in mente una prima banale domanda: ma quelli che sono ad esempio in missione da un mese in Cina, a parte qualche piccolo problemino di lettura dei carteggi che qualcuno poi ci spiegherà come risolvere, come fanno a farsi fare le ricevute dei pasti consumati prima del 31 maggio (anzi prima del 3 giugno, data della circolare)?

Un breve appunto. A quanto ci consta, l'invio in missione da parte dell'INFN è attualmente configurato come una sorta di ordine di servizio. Vale la pena rammentare che un lavoratore non può partire senza un documento firmato e nessuno può costringere un lavoratore a recarsi in missione senza opportunamente anticiparne le spese in modo congruo. Già.

In ultimo, sempre ieri, ricevuta la citata circolare e il fax di rinvio della riunione già programmata per lunedì prossimo col Presidente, allo scopo di fare il punto della situazione e affrontare i punti più delicati, abbiamo provveduto ad inviare all'ente una lettera di richiesta di incontro urgente nella quale, vista la preoccupante situazione già evidenziata nella
nostra precedente nota, si proclama anche lo

stato di agitazione del personale INFN, la cui articolazione verrà fissata sede per sede a valle delle assemblee dei lavoratori che la FLC Cgil si impegna a promuovere già dai prossimi giorni.

Roma, 4 giugno 2010

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