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Istat, dall'assemblea degli uffici territoriali emergono le criticità

Approvato un ordine del giorno che chiede risposte all'amministrazione

06/11/2023
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Di seguito e in allegato l'ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea del 6 novembre, indetta dalla FLC CGIL.


L’assemblea convocata dalla FLC CGIL per lunedì 6 novembre 2023 sulla situazione delle sedi territoriali dell’Istat ha evidenziato alcuni problemi dell’attuale organizzazione, a 2 anni dall’ultimo riordino della rete territoriale.
Dall’analisi dei dati relativi al personale, risulta che rispetto a settembre 2021, a fronte di un consistente numero (52) di trasferimenti nelle sedi territoriali, si è verificata una forte diminuzione di personale assegnato ai servizi territoriali e tematico-territoriali (-24), nonostante fra le premesse della riorganizzazione ci fosse la necessità di nuove risorse. E’ avvenuta una sorta di ulteriore riorganizzazione non governata, che andrebbe ricondotta a un ragionamento serio, che parta da un bilancio degli effetti, i vantaggi e gli svantaggi della riorganizzazione della rete territoriale del 2021 e sul ruolo che l’Istat deve avere sul territorio. Serve inoltre un’analisi dei fabbisogni in termini di risorse umane e finanziarie per ciascuna sede per garantire le funzioni di rappresentanza istituzionale, promozione della cultura statistica e supporto agli enti Sistan e alla raccolta dati sul territorio.
L’attuale assetto precario dell’Istituto non consente di affrontare un dibattito reale su una riorganizzazione ulteriore dell’Ente, tantomeno a livello territoriale. Ma certamente è possibile e auspicabile una riflessione quanto prima su come utilizzare meglio le nuove opportunità offerte dalla tecnologia senza disperdere competenze e valore sul territorio, ragionando ad esempio nuovamente della internalizzazione della rete di rilevazione.
Dalla ricognizione effettuata grazie agli eletti e alle elette RSU della FLC CGIL esiste innanzitutto una difformità di trattamento per quanto riguarda i servizi (sale ristoro, beverini, microonde, ecc.), che andrebbe ricondotta a uniformità, come da impegno preso dall’amministrazione.
Per quanto concerne la sicurezza (il dispositivo “uomo a terra”, la gestione dei piani di rientro, ecc.) esistono differenze immotivate. La gestione delle sedi è affidata ai datori di lavoro territoriali che però si devono confrontare con i dirigenti dei servizi tematici e dei dirigenti centrali di Roma per gli oltre 50 colleghi assegnati presso le sedi territoriali ma che lavorano per direzioni e servizi centrali. Va quindi fatta chiarezza sulle questioni legate alla sicurezza e sulle competenze e ruoli dei diversi dirigenti.
L’assemblea ha evidenziato come i datori di lavoro territoriali, ovvero i 4 dirigenti preposti, non solo hanno difficoltà a gestire le sedi e i “piani di rientro” o “piani di lavoro” (che molti non ritengono più necessari, se non per assicurare l’apertura e chiusura delle sedi: onere che non dovrebbe ricadere sui colleghi), ma non hanno un potere dirigenziale pieno, non avendo disponibilità di spesa, né una serie di competenze che sono riportate comunque all’Amministrazione centrale (si pensi alla gestione dei codici 605 o dei “fragili”).
L’assemblea ritiene fondamentale riconoscere anche economicamente le attività svolte dai referenti di sede e dagli RSPP.
L’assemblea sottolinea come molte attività soffrano ancora di mancanza di certificazione dell’attività svolta o comunque di una forte eterogeneità di comportamento fra dirigenti nell’attestazione delle attività.
L’assemblea ritiene importante risolvere la questione della sede (mancante) in Calabria, sulla base di quanto prodotto dall’assemblea dei lavoratori dell’ufficio, e sollecita l’incontro presso la sede di Pescara, già promesso un mese fa dal direttore generale alle organizzazioni sindacali, nonché aggiornamenti ufficiali sulla nuova sede dell’Abruzzo.
L’assemblea dà mandato alla FLC CGIL di rappresentare i problemi esposti ai tavoli con l’amministrazione e di dare puntuale informazione ai lavoratori, organizzando eventuali ulteriori momenti assembleari.
Approvato all’unanimità

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