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Lavoratori della ricerca pubblica e ricercatori universitari solidali con i precari della scuola

“Rete Ricerca Pubblica” e “Rete29Aprile” insieme per la Ricerca e la Scuola Pubblica. Comunicato di sostegno e di solidarietà ai lavoratori precari della scuola in mobilitazione.

31/08/2010
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Oggi, 31 agosto, è stato diramato il seguente comunicato congiunto della "Rete ricerca pubblica" e della "Rete29aprile" (dell'università) di sostegno e di solidarietà ai lavoratori precari della scuola in mobilitazione, con particolare riferimento alla lotta dei lavoratori siciliani in presidio a Montecitorio.

Per noi della FLC CGIL si tratta di un risultato importante: lavoratrici e lavoratori della conoscenza che provengono da realtà lavorative diverse, precarie e non, provano a ragionare insieme e ad individuare percorsi comuni di iniziativa. Si tratta della realizzazione concreta delle nostre parole d'ordine per la costituzione di un movimento dei lavoratori della conoscenza, preludio naturale agli "Stati Generali della Conoscenza" che terremo in autunno.
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Rete Ricerca Pubblica” e “Rete29Aprile” insieme per la Ricerca e la Scuola Pubblica.

La “ Rete Ricerca Pubblica” ( libera aggregazione di lavoratori della ricerca pubblica per la salvaguardia della libertà e dell'indipendenza della ricerca in Italia https://retericercapubblica.blogspot.com) e la “ Rete29Aprile” (rete dei ricercatori universitari https://www.rete29aprile.it), nella volontà di unire le proprie forze per una battaglia in difesa dell'autonomia e dell'indipendenza della Ricerca in Italia che sia di tutti i Ricercatori Italiani (Enti di Ricerca Pubblici e Università Pubbliche), dichiarano totale solidarietà e appoggio a tutti i lavoratori precari della scuola pubblica che da mesi protestano contro la legge 133 e da giorni sono in sciopero della fame a Montecitorio per difendere la scuola pubblica in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico per il quale sono previsti ingenti tagli di risorse e di personale che faranno piombare circa 20.000 precari della scuola nella disoccupazione.

Ricercatori e insegnanti della scuola pubblica sono accomunati dall'essere parte del sistema di produzione e diffusione della conoscenza e della cultura del nostro Paese, sistema che in questi mesi sta vivendo un attacco frontale inedito e pericoloso, un attacco fatto di tagli pesantissimi ed ingiustamente punitivi che mettono a rischio la sopravvivenza del sistema stesso.

Mentre tutti i paesi evoluti investono massicciamente in formazione e ricerca, in Italia si approfitta della crisi per smantellare scuole, università ed enti di ricerca. Il prezzo da pagare sarà ben più oneroso dei risparmi ottenuti: abbandonare all'ignoranza le generazioni future avrà costi economici e sociali insostenibili per il Paese. Attaccare la formazione e la ricerca abbasserà il livello di benessere dei cittadini e renderà impossibile affrontare le sfide del futuro e la stessa convivenza civile.

R29A e RRP auspicano quindi il coordinamento delle proteste di tutti coloro che lavorano nel settore della conoscenza (Scuola, Università e Ricerca) per difendere tutti insieme il diritto dei cittadini ad avere un futuro di crescita e sviluppo culturale e civile nel Paese.

SOPPRIMERE LA RICERCA SPEGNE ANCHE IL TUO FUTURO.