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La crisi ucraina minaccia la pace e lo sviluppo mondiale

La FLC CGIL sostiene e rilancia le iniziative internazionali dei sindacati confederali italiani

31/01/2022
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In una nota diffusa il 27 gennaio 2022, Cgil, Cisl, Uil chiedono “al Governo italiano, agli Stati membri e alle Istituzioni dell'Ue, così come ai nostri vicini europei, di impegnarsi in un'iniziativa di neutralità attiva per ridurre la tensione e promuovere un accordo politico tra tutte le parti di fronte alla crisi aperta in Ucraina”.

Infatti, si aggrava sempre di più la situazione in Ucraina, a causa del rinnovato scontro di interessi tra la Russia e le sue influenze sul blocco ex sovietico e lalleanza della Nato, guidata in primis dagli USA.

Larticolazione dei soggetti coinvolti è veramente complessa e lalternarsi di governi ucraini filo russi e filo occidentali ha complicato ulteriormente le relazioni esistenti. In prima istanza, le questioni sono legate alle fonti energetiche e al trasporto di queste: nonostante lapertura di nuovi percorsi, infatti, dallUcraina passa quasi il 37% del gas naturale proveniente dalla Russia e diretto in Europa, fino a arrivare addirittura al 40% di quello necessario allItalia. Per altri versanti, dal punto di vista militare, lUcraina dal 2014 a oggi ha ricevuto 2.4 miliardi di aiuti economici dagli USA, tanto da spingere Putin a richiedere esplicitamente alla NATO di non effettuare ulteriori azioni nella regione. Diventa palese allora in queste condizioni per un verso un tentativo di limitare i ruoli nazionali delle repubbliche coinvolte, per un altro la manifestazione di un esplicito luogo di conflitto per due dei grandi poteri planetari, la Russia e gli USA, allinterno del consueto "ombrello” NATO. La Russia proprio in questi giorni sta schierando non poche truppe ai confini dellUcraina, tanto da indurre Biden, il presidente degli USA, a paventare una vera e propria invasione russa.

CGIL, CISL e UIL, nel comunicato congiunto, auspicano un procedimento di mediazione e un ruolo politicamente rilevante dellUnione Europea, fino ad ora assente come soggetto collettivo in campo. Infatti, i paesi europei, compresa lItalia, stanno avendo rapporti bilaterali con USA e Russia, ma ancora non hanno iniziato a agire come Unione.

Da rilevare però un dato non indifferente, se guardato dalla prospettiva dei lavoratori: nel febbraio 2020 il governo ucraino ha approvato una riforma del lavoro pubblico, con la quale cancellava molti dei diritti dei lavoratori dei servizi pubblici, contro tutti i sindacati nazionali e senza tenere conto delle posizioni contrarie organizzazioni sindacali globali, come International Education, che con le parole di David Edwards, il Segretario mondiale, accusava il governo ucraino di non mantenere i patti concordati negli accordi internazionali.

La FLC CGIL, in sinergia con le azioni confederali e con le iniziative degli organismi internazionale di cui è componente attiva, sostiene gli interventi di mediazione internazionale a tutela della pace e della tutela dei lavoratori di tutto il mondo.