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Germania, Anno zero per la scuola?

Germania, Giugno 2002

22/06/2002
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Giugno

Anno zero per la scuola? In Germania quest'autunno alla pubblicazione dei risultati dell'inchiesta dell'Ocse denominata Pisa, la quale sorprendentemente ha prodotto per il paese d'oltralpe risultati peggiori di quelli italiani, erano già esplose violente polemiche e il dito era stato puntato sulla rigida dualità del sistema scolastico tedesco, che a 10 anni separa gli alunni in base ai risultati ( e, inevitabilmente, al censo) indirizzandoli o all’istruzione liceale o a quella professionale. E non è un caso che il 40% degli alunni della Hauptschule, la scuola media che indirizza al professionale, vengano dai settori più sfavoriti della società: le famiglie dei lavoratori senza formazione professionale.

Anche per questi risvolti sociali oggi il tema della riforma scolastica rischia di trasformarsi in uno dei temi centrali della campagna elettorale. Tuttavia le alternative a questo modello così segregante non hanno avuto più fortuna del modello stesso: la Gesamtschule, scuola comprensiva, fortemente sponsorizzata dalle politiche scolastiche socialdemocratiche, che consente un certo rinvio nella scelta di indirizzi e livelli di preparazione, non gode di molto credito e difficilmente è in grado di competere con gli studi liceali del Gymnasium. Trenta anni di polemiche e discussioni non hanno portato a nulla e per questo i politici evitano di affrontare il discorso di una riforma strutturale del sistema scolastico.

Si preferisce perciò spostare l’attenzione altrove: le deficienze della scuola per l’infanzia, la durata della giornata scolastica.la qualità degli insegnanti, la necessità di valutare il sistema scolastico decentrato nell’ambito dello stato federale, per individuare e diffondere le esperienze più efficaci e produttive.

Uno dei temi più discussi è appunto la durata della giornata scolastica. In Germania infatti solo una piccola parte delle scuole funziona al pomeriggio e a mezzogiorno la maggioranza degli alunni se ne torna a casa. Tanto i socialdemocratici al governo che l’opposizione propongono di aumentare massicciamente l’orario scolastico. Il Cancelliere Schroeder promette un miliardo di euro nel corso dei prossimi quattro anni perché 10.000 scuole possano offrire questo tipo di servizio.

L’inchiesta inoltre ha messo in luce la difficoltà dei figli degli immigrati a formulare correttamente una frase nella loro nuova lingua. Si tratta di fenomeni che nella sola Berlino coinvolgono di fatto circa il 50% dei nuovi alunni. Uno su cinque non termina la Hauptschule: un insuccesso che si somma a quelli degli alunni tedeschi. Per questo vari lander già oggi attuano corsi obbligatori prescolari di lingua tedesca per i figli degli immigrati.

Infine la Germania non ha, in pratica, un solo sistema scolastico, bensì 16, tanti quanti sono i lander che la compongono. Le differenze a volte sono enormi. Un comitato di esperti dovrà valutare le differenti esperienze. Una prima comparazione sarà possibile tra non molto quando si pubblicheranno i risultati della seconda fase dell’inchiesta P.I.S.A., quella articolata land per land. Questo potrebbe avere un impatto esplosivo sulla campagna elettorale, soprattutto se dovesse trovare conferma l’indiscrezione già trapelata che in testa alla classifica si trovano due regioni governate dall’opposizione governate e dal regime scolastico assai rigido come la Baviera e il Baden-Wurttemberg.

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