09.30.00


La seconda giornata di lavori del Convegno nazionale del personale ATA (ausiliario, tecnico e amministrativo) si svolge nella Sala Comunicazione del Ministero dell’Istruzione a Roma, dove simbolicamente la FLC CGIL e Proteo Fare Sapere hanno scelto di concludere questo convegno.
Vai alla web-cronaca della prima giornata
Convegno nazionale personale ATA
La segretaria nazionale Anna Maria Santoro apre la giornata parlando dei referendum CGIL. Ci sono voluti tre milioni di firme, dice, per riportare al centro il tema del lavoro. E noi, anche dalla scuola, dobbiamo fare nostri i due quesiti referendari approvati dalla Consulta, perché essi parlano anche alla scuola: al sovraccarico di lavoro che grava sugli ATA, al contratto che da tempo non viene più rinnovato, agli appalti alle imprese di pulizia che nella scuola non devono esserci più.
L’impegno della scuola per questi referendum dev’essere grande come la partecipazione dimostrata alla campagna #SbloccATA della FLC CGIL per lo sblocco di organici e contratti degli ATA di cui stamane abbiamo presentato al Ministero le prime 19.763 firme raccolte.
Leggi la relazione introduttiva di Anna Maria Santoro
Fra i relatori della mattinata del 17 febbraio ci sono Giuseppe Menditti, Dsga all’IC Tregnago-Badia Calavena (Verona), Elisabetta Chesi, assistente tecnica al Liceo Classico e delle Scienze Umane Plauto (Roma) e Anna Maria Pezzuto, docente di scuola primaria all’IC Suzzara 1 (Mantova). Sono i testimoni attivi di un lavoro complicato da mille incombenze, da mancanza di personale che quando assente non può essere sostituito e dall’idea che il successo formativo di ogni scuola possa fare a meno dei lavoratori ATA.
Elisabetta Chesi ci parla di reti di ambito, sottolineando come il DPR 275/99 già le normasse. Le scuole dunque, già da anni praticano le reti solo che un tempo, i soggetti principali ne erano il Collegio dei docenti e il consiglio d’Istituto. Il lavoro delle persone però, restava stabilito dal contratto. Poi è arrivata la legge 107, anch'essa regola le reti ma la promozione delle reti e la sua costituzione viene fatta dagli USR, non guarda più al contratto e questo cambio di impostazione grava ovviamente sugli ATA. Le reti vengono burocraticamente imposte e poiché rientrano tra gli elementi di valutazione del dirigente scolastico, il dirigente spinge sempre per farle.
Leggi gli interventi integrali di Giuseppe Menditti e di Anna Maria Pezzuto
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Alla fine degli interventi è il momento per Armando Catalano del Centro nazionale FLC CGIL, di porre, ai rappresentanti del MIUR: la dott.ssa Rosa De Pasquale, Capo dipartimento delle risorse del Miur e il dott. Jacopo Greco, Direttore generale delle risorse umane e finanziare del Ministero dell’Istruzione, una serie di incalzanti domande sui nodi critici del lavoro ATA.
Leggi le domande e le risposte
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A chiudere questa proficua due giorni è ancora Anna Maria Santoro, che invita tutti a proseguire il confronto iniziato con questa iniziativa: “Vediamo i primi effetti positivi dell’intesa del 30 novembre 2016 e del contratto sulla mobilità, ma continueremo a non dare tregua! Il contratto è il tema dei temi ed è lo strumento che ci deve far recuperare la dignità che ci è stata tolta”.
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