Riordino dell’istruzione professionale: ulteriori precisazioni sull’assegnazione degli insegnamenti del primo biennio alle classi di concorso
Come richiesto dalla FLC CGIL, superati alcuni refusi ed omissioni.
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Come è noto, in attesa della definitiva adozione del decreto interministeriale previsto dall’art. 3 comma 3 del DLgs 61/17 di riordino dell’istruzione professionale che, tra le altre cose, individua l’articolazione dei quadri orari, la Direzione per gli ordinamenti con la nota 6913 del 19 aprile 2018 e relativi allegati, aveva trasmesso la bozza di tali quadri orari con l’individuazione delle classi di concorso per gli insegnamenti del primo biennio.
Fin da subito molte istituzioni scolastiche avevano segnalato una serie di refusi ed omissioni.
La FLC CGIL dal canto suo aveva presentato una formale richiesta di intervento per ovviare a tali criticità.
Finalmente la Direzione per gli ordinamenti con la nota 9841 del 14 giugno 2018 e relativi allegati, ha accolto gran parte dei rilievi segnalati.
In particolare:
- l’insegnamento TIC negli gli indirizzi “Industria e Artigianato per il made in Italy, “Manutenzione e assistenza tecnica”, “Servizi culturali e dello spettacolo” viene assegnato, in applicazione del DM 259/17, anche alla classe di concorso A-40 “Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche”. La nota ministeriale chiarisce che tale assegnazione “può essere prevista esclusivamente al fine di evitare potenziali situazioni di soprannumerarietà per l’anno scolastico di riferimento nei riguardi dei docenti di tale classe di concorso già presenti nell’organico di istituto e assegnati ai percorsi di istruzione professionale”;
- Per l’indirizzo di “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” sono state aggiunte tra le classi di concorso in compresenza anche la B-19 (Laboratori di servizi di ricettività alberghiera) e B-21 (Laboratori di servizi enogastronomici. Settore sale e vendita). Anche in questo la nota ministeriale chiarisce che “L’assegnazione della compresenza (…) può essere prevista esclusivamente al fine di evitare situazioni di soprannumerarietà ai titolari di tale classe di concorso presenti nell’organico di istituto nell’anno scolastico di riferimento”;
- nell’Indirizzo “Gestione delle acque e risanamento ambientale”, l’insegnamento di “Tecnologie delle risorse idriche e geologiche” viene assegnato alla cdc A42 “Scienze e tecnologie meccaniche” e non alla A-32 “Scienze della geologia e della mineralogia” come previsto nella nota 6913/18;
- nell’indirizzo “Gestione delle acque e risanamento ambientale” viene aggiunta tra le cdc in compresenza la B-15 “Laboratori di scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche”;
- nell’indirizzo “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: Odontotecnico” è possibile prevedere la compresenza anche per l’insegnamento di “Anatomia Fisiologia igiene”;
- nell’indirizzo “Manutenzione e Assistenza tecnica” le ore per i “Laboratori tecnologici ed esercitazioni” vanno da un minimo di 330 a un massimo di 396 nel biennio in luogo delle 396 previste dalla nota 6913/18. Conseguentemente viene cancellato la frase “Laboratori professionali di indirizzo (ITP)” nella colonna assi culturali e 330 ore nella colonna “Monte ore biennio”;
- nell’indirizzo “Industria e artigianato per il made in Italy” le ore per i “Laboratori tecnologici ed esercitazioni” vanno da un minimo di 330 a un massimo di 396 nel biennio in luogo delle 396 previste dalla nota 6913/18.
La tempistica di emanazione di questi chiarimenti, rende ulteriormente evidente la situazione di grande difficoltà con cui stanno operando gli uffici del MIUR per dare attuazione alla scelta politica di attuare, a partire dal prossimo anno scolastico, il riordino dell’istruzione professionale. Una corsa contro il tempo che ha contribuito ad alimentare forti tensioni nelle singole istituzioni scolastiche con percorsi di istruzione professionale e tra queste e gli uffici scolastici periferici. Una modalità che rappresenta un monito su come non si deve assolutamente fare quando si intende mettere in pratica riordini che coinvolgono il sistema educativo del nostro Paese.
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