Mobilità del personale per l'anno scolastico 2009-2010
Ripreso nella giornata di oggi il confronto al MIUR sul contratto annuale riguardante la mobilità di tutto il personale della scuola.
Come preannunciato nell'ultimo incontro prima della sospensione natalizia, è ripreso nella giornata di oggi il confronto al MIUR sul contratto annuale riguardante la mobilità di tutto il personale della scuola. In apertura l'amministrazione ha fatto presente ai sindacati la novità contenuta in uno dei due regolamenti approvati dal consiglio dei ministri del 19 dicembre 2008 in attuazione dell'art. 64 della legge 133/08. In particolare l'art. 25 del regolamento su: "Rete scolastica e razionale utilizzo delle risorse umane", il quale, intervenendo su materie di competenza della contrattazione, prevede per il personale in esubero (per effetto dei tagli previsti) sia alcune modalità di utilizzo che la mobilità professionale d'ufficio su altra classe di concorso o tipologia di posto se in possesso del titolo. Lo stesso articolo interviene anche sulle aliquote di posti da destinare ai trasferimenti tra province diverse stabilendo un tetto massimo del 20%. La regolazione specifica di tutti questi interventi unilaterali viene comunque rimandata, dal regolamento, alla contrattazione sulla mobilità. Di conseguenza l'amministrazione ha posto la necessità di procedere all'attuazione del regolamento inserendo nel nuovo testo questi aspetti.
La posizione della FLC Cgil rispetto a quanto proposto dall'Amministrazione.
Innanzitutto la FLC Cgil ha stigmatizzato l'ennesimo tentativo di ingerenza da parte del Governo su materie che attengono alla contrattazione, un atteggiamento inaccettabile per il sindacato. A maggior ragione se la norma contrattuale attualmente in vigore già regola ampiamente sia le utilizzazioni del personale in esubero nella mobilità annuale, che la mobilità professionale con agevolazioni per chi appartiene a profili o ruoli in esubero. Così come l'attuale contratto prevede aliquote ben definite per le operazioni di terza fase e dunque sia per la mobilità professionale che per i trasferimenti interprovinciali.
Di conseguenza la FLC Cgil ha ribadito con nettezza che:
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è inaccettabile qualsiasi mobilità professionale d'ufficio, tanto meno dalla scuola secondaria alla primaria, con differenze anche nel trattamento economico, che anche dalla stessa scuola primaria all'infanzia ancorché con identica retribuzione. La mobilità professionale è accettabile solo a domanda volontaria e prevedendo delle agevolazioni per una utile e qualificata ricollocazione professionale del personale in esubero, tema che sta a cuore innanzitutto al sindacato;
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nessuno può neanche minimamente pensare di ridurre l'aliquota di posti disponibili, al termine delle operazioni di mobilità provinciale, oggi destinata alle nuove immissioni in ruolo (il 50% dei posti + il posto dispari) per il personale precario;
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nessuna riduzione è ipotizzabile neanche per l'aliquota di posti destinata ai trasferimenti interprovinciali (pari al 50% dei posti per la terza fase) anche perché, in presenza di richiesta di mobilità professionale da parte di personale appartenente a profilo e/o ruolo in esubero, già l'attuale contratto prevede che si vada oltre l'aliquota al fine di riassorbire l'esubero. Quindi non c'è alcuna esigenza di modifica su nessuno di questi aspetti della mobilità.
L'amministrazione, preso atto delle posizioni espresse dai vari sindacati, si è riservata di fare valutazioni sul punto, prima di proseguire il confronto, già convenuto, nella giornata di giovedì 22 della prossima settimana. Infine le parti, preso atto dell'impossibilità di avviare le procedure di mobilità prima di metà febbraio per i ritardi nel dimensionamento delle scuole e dunque nella conseguente revisione dei codici e dei bollettini con gli elenchi delle scuole per presentare le domande, si sono comunque impegnate a concludere il confronto sulla mobilità entro la prima settimana di febbraio 2009.
Roma, 13 gennaio 2009
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