
Miur: emanata la direttiva per l’INVALSI
Pubblicata la direttiva a cui dovrà attenersi l’Invalsi per il 2009/10.


Pubblicata in questi giorni sul sito del Miur la direttiva n. 76 recante le disposizioni per lo svolgimento delle attività dell’INVALSI per l’anno scolastico 2009/2010.
Sulla base delle indicazioni della direttiva triennale n. 74, emanata l’anno scorso, il Miur ribadisce nelle indicazioni che l’Invalsi dovrà:
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provvedere alla valutazione degli apprendimenti, sulla base delle soluzioni e degli strumenti adottati dalle scuole. In particolare la rilevazione riguarderà gli studenti delle seconda e della quinta della scuola primaria, la terza classe della scuola secondaria di i grado. La valutazione verterà su italiano e matematica.
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Assicurare la partecipazione ai progetti internazionali di valutazione quali Ocse Pisa, Iea Iccs, Iea Timss e Iea Pirls.
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Proseguire l’esame delle metodologie adottate a livello internazionale per la valutazione del personale docente e ata.
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Provvedere alla valutazione dei livelli d’apprendimento degli studenti al termine del ciclo di studi della secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato.
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Predisporre i testi per la prova a carattere nazionale degli esami di Stato a conclusione del terzo anno della scuola secondaria di I grado.
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Realizzare un progetto di monitoraggio delle iniziative assunte per la promozione delle eccellenze.
Per quello che riguarda la valutazione dei dirigenti scolastici, si rinvia ad una successiva direttiva che terrà conto dell’esito della definizione del CCNL dei dirigenti scolastici.
La direttiva di quest’anno risulta estremamente snellita rispetto alle indicazioni della direttiva triennale emanata l’anno scorso. Constatiamo che i punti d’estrema criticità da noi rilevati non vengono ripresi. Nonostante ciò, rileviamo che permangono ancora dei punti oscuri, non vengono tra le altre cose indicate, per ogni singola area di intervento, le risorse finanziare messe a disposizione.
Ribadiamo che la rilevazione esterna degli apprendimenti degli studenti e la valutazione dell’intervento della scuola ai fini della loro crescita vanno costruite con cautela e con il coinvolgimento delle scuole. Diversamente rischiano di essere percepite come invasive e non tollerate.
In tal senso consideriamo determinante che l’attività dell’INVALSi si ponga a sostegno ed a servizio della scuola, con un rapporto di reciprocità con il giusto protagonismo delle scuole.
Roma, 7 ottobre 2009
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