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Come il Miur illustra le novità della sperimentazione

INFORMATIVA ALLE OO.SS. IN ORDINE ALLA SPERIMENTAZIONE RELATIVA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA E AL PRIMO ANNO DELLA SCUOLA ELEMENTARE

17/09/2002
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INFORMATIVA ALLE OO.SS. IN ORDINE ALLA SPERIMENTAZIONE RELATIVA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA E AL PRIMO ANNO DELLA SCUOLA ELEMENTARE

Il parere espresso dal CNPI nella seduta del 10 settembre u.s, recepisce, sostanzialmente, le osservazioni formulate dai Comitati orizzontali della scuola dell’infanzia e della scuola elementare. Nella medesima seduta, il Ministro, in un ampio intervento aveva già fornito alcune precisazioni sui rilievi mossi dai Comitati.

Il provvedimento che sarà adottato recepirà le osservazioni nei limiti delle precisazioni fornite dal Ministro, tenendo altresì conto del contributo offerto dall’ANCI, per quanto concerne i criteri e i requisiti di scelta delle scuole.

I punti di maggior interesse, relativamente alla bozza originariamente sottoposta all’attenzione del CNPI, sono i seguenti:

  • AMBITO DIAPPLICAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE.

- La sperimentazione potrà coinvolgere anche gli Istituti Comprensivi.
Nella precedente bozza, invece, la sperimentazione si rivolgeva soltanto a circoli didattici e a scuole paritarie.

- Si prevede la possibilità di procedere a compensazione, per tipologie di scuole (statali e paritarie), a livello regionale e a livello nazionale, fermo restando il numero complessivo di istituzioni scolastiche coinvolte.

  • AMMISSIONE ANTICIPATA ALLA FREQUENZA SCOLASTICA.

- Rispetto alla precedente bozza non vengono riaperti i termini per le iscrizioni anticipate, in quanto, per la scuola elementare, “il bacino d’utenza” viene limitato alle scuole materne statali e comunali funzionanti nello stesso ambito territoriale.

- Il numero delle iscrizioni consentito va calcolato nell’ambito della disponibilità dei posti, in relazione a sezioni e classi già istituite.

- Per la scuola dell’infanzia la frequenza anticipata è subordinata alla inesistenza di liste di attesa di bambini che compiano i tre anni entro il 31 dicembre e alla presenza, nell’ambito territoriale, di asili nido con i quali le scuole dell’infanzia possono stabilire opportune intese.

- Nell’ipotesi di richieste di iscrizioni in numero eccedente la disponibilità dei posti, saranno gli organi collegiali della scuola a stabilire i criteri di scelta.

- Per la scuola dell’infanzia, la quota di posti disponibili per il raggiungimento del tetto massimo di bambini per sezione potrà essere ridotta di uno-due unità per ciascun bambino di età inferiore ai tre anni ammesso alla frequenza anticipata. Le ammissioni anticipate non potranno pregiudicare il diritto alla frequenza dei bambini già iscritti.

  • TEMPI DI ATTUAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE

- Nella relazione svolta in occasione dell’adunanza del CNPI, il Ministro ha già dato ampia informazione su tutte le tutte le iniziative che si sono svolte prima dell’espressione del parere. Nei giorni immediatamente successivi al 10 settembre u.s. si è una svolta una serie di incontri con i direttori regionali e con gli ispettori referenti per la scuola dell’infanzia ed elementare, durante i quali sono state fornite le indicazioni per la scelta delle scuole, da effettuare anche secondo i criteri fatti pervenire dall’ANCI.
Il piano regionale delle scuole ammesse alla sperimentazione si presume sarà definito nei prossimi giorni e comunque in tempo utile per garantire la validità dell’anno scolastico.
Ovviamente, l’adesione delle scuole alla sperimentazione è condizionata dalla delibera degli organi collegiali.

  • RISORSE PROFESSIONALI

- In accoglimento delle preoccupazioni espresse dal CNPI, il provvedimento prevede la figura dell’insegnante di riferimento. Ne consegue che l’organizzazione didattica si svolgerà sempre rispettando i criteri di team ed insisterà sul fatto che anche il terzo docente, cui sono affidate prevalentemente funzioni di responsabilità di tipo laboratoriale, partecipi con pari dignità alla compilazione del portfolio delle competenze che accompagna l’allievo durante tutto il corso di studi.

- Per la scuola dell’infanzia risorse professionali che possano sopperire alle esigenze dei bambini al di sotto dei tre anni, saranno assicurate in via convenzionale con gli asili nido funzionanti nello stesso territorio, ovvero ricorrendo a contratti di prestazione d’opera.

  • RISORSE FINANZIARIE

- Stante anche la limitatezza del numero delle istituzioni scolastiche coinvolte, in linea di massima, il progetto sperimentale non dovrebbe comportare aggravio di costi. Ad eventuali esigenze finanziarie aggiuntive, i direttori regionali potranno far fronte con la quota del 10 per cento dei finanziamenti loro assegnati in base alla legge 440/97 e destinata ad azioni perequative e di sviluppo dei processi educativi.

  • FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE IN SERVIZIO

- Sulla base del modello di e-learning integrato, già sperimentato per la formazione dei 65 mila docenti neo assunti per l’anno scolastico 2001-2002, d’intesa con l’INDIRE e gli IRRE, si sta predisponendo un piano organico di informazione/formazione destinato a tutto il personale della scuola, riservando particolare cura a quello coinvolto nella sperimentazione, soprattutto per quanto concerne l’insegnamento della lingua inglese e l’alfabetizzazione informatica.

- Le azioni di formazione e di aggiornamento si avvarranno anche dell’apporto dei docenti formatori già utilizzati per il progetto Lingue 2000. Le risorse finanziarie occorrenti saranno messe a disposizione della scuola, essendo già disponibili a livello nazionale in base alle direttive concordate con le organizzazioni sindacali.

  • MONITORAGGIO E VERIFICA

- Il monitoraggio e la verifica saranno garantiti da strutture appositamente costituite presso ciascuna regione (Osservatorio regionale) e presso l’Amministrazione centrale (Osservatorio nazionale). L’Osservatorio regionale sarà composto, oltre che dal direttore generale regionale, che lo presiede, da ispettori tecnici della scuola dell’infanzia e della scuola elementare, da docenti universitari, da docenti rappresentanti delle scuole statali e paritarie interessate, da un rappresentante dell’IRRE, degli enti locali interessati. L’Osservatorio regionale sarà assistito anche da un gruppo tecnico di lavoro, costituito da ispettori tecnici, docenti formatori, dirigenti scolastici e docenti referenti delle scuole coinvolte, per svolgere una capillare azione di sostegno e supporto della sperimentazione stessa.

Roma, 17 settembre 2002

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