Unità-Il Senato vara la controriforma Moratti. L'anticipo scolastico solo nelle aree ricche
Il Senato vara la controriforma Moratti. L'anticipo scolastico solo nelle aree ricche di red Via alla riforma (o controriforma, come la chiamano un po' tutti) della scuola. Il Senato - con 146 vo...
Il Senato vara la controriforma Moratti. L'anticipo scolastico solo nelle aree ricche
di red
Via alla riforma (o controriforma, come la chiamano un po' tutti) della scuola. Il Senato - con 146 voti favorevoli e 101 contrari - ha approvato il testo che nelle intenzioni della Casa delle Libertà dovrà ridisegnare la struttura dell'insegnamento nel nostro paese. C'è la riforma targata Moratti, insomma. Ma non c'è il consenso. Per i sindacati e gli esperti, insomma, sono molte, troppe le incognite. Sul testo appena approvato, infatti, pesa innanzitutto la mancanza di risorse finanziarie: Tremonti, insomma, non ha concesso una lira.
Vediamo di cosa si sta parlando. La riforma prevede un arco di tempo di due anni per l'emanazione dei decreti delegati di attuazione e un piano di investimenti che verrà
presentato entro 90 giorni al Consiglio dei ministri relativo, tra l'altro, alla valorizzazione dei docenti. La Camera, però, ha approvato una modifica decisiva: viene ritoccata la copertura finanziaria del provvedimento. Vale a dire, i decreti legislativi attuativi delle deleghe che determinano nuove spese potranno essere emanati solo dopo l'entrata in vigore di "provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie" e dopo aver ottenuto il parere delle commissioni bilancio di Camera e Senato.
Il che, per i sindacati, equivale a mettere un cappio intorno al collo delle riforme stessa. Ammettere, insomma, l'assenza attuale di finanziamenti e far partire, in realtà, una riforma che è una "scatola vuota". Nè, ai sindacati può bastare l'impegno preso da Berlusconi a copèrire finanziariamente la legge.
Ma non è tutto. La maggioranza, contestualmente alla riforma ha votato anche degli ordini del giorno. Ordini del giorno che vincolano i prossimi decreti attuativi su questioni di merito rilevanti, ma che, nella loro stesura, hanno fatto emergere diversi orientamenti presenti nella maggioranza stessa. Per esempio, l'ordine del giorno presentato dall'Udc che vincola il governo a ritardare l'attuazione dell'anticipo dell'età di accesso alle scuole materne ed elementari, uno dei punti che nelle stesse parole della Moratti era uno dei più "rilevanti". Sulla questione ci sarebbe il consenso del ministro: "Questo odg - ha osservato Moratti - chiede di graduare la riforma in funzione dell'organizzazione scolastica, in modo coerente con la possibilità di anticipare le iscrizioni; è una gradualità necessaria".
E ancora. Uno dei punti contestati anche dall'opposizione, è proprio l'anticipo scolastico. L'ingresso anticipato, ha ricordato la Moratti, "è un'opportunità offerta alle famiglie che decideranno liberamente se utilizzarla". Tradotto questo significa che l'anticipo diverrà realtà in alcune zone del Paese e non in altre, aprendo la strada a forme di "discriminazione" tra le famiglie.