FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3790335
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Il Senato accademico boccia il Governo

Unità-Il Senato accademico boccia il Governo

Il Senato accademico boccia il Governo "Troppi problemi, nessuna risorsa: è in gioco il futuro degli studi univesitari" Marco Bucciantini Diego Giorgi "L'Università è un vero miracol...

14/10/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Il Senato accademico boccia il Governo

"Troppi problemi, nessuna risorsa: è in gioco il futuro degli studi univesitari"

Marco Bucciantini Diego Giorgi
"L'Università è un vero miracolo: sono anni che combattiamo con la mancanza di soldi, e hanno aggiunto anche il blocco delle assunzioni. Eppure andiamo avanti, riusciamo a tirare fuori il meglio. Questa è un'istituzione seria, e si comporterà seriamente, anche in questo terribile momento, con il governo che elude le nostre richieste. Ma tutti, rettori, docenti, ricercatori, dobbiamo tenere alta l'attenzione". Il rettore Augusto Marinelli si dibatte fra ragione e sentimento. Orgoglio, "perché le cose vanno avanti". Ma anche rabbia, frustrazione: la prossima settimana ci sarà la storica sospensione dell'attività didattica. "Approfittiamo di queste sospensioni e rinvii: gli addetti ai lavori hanno il dovere di portare un contributo di idee per avere piena consapevolezza dei problemi dell'Università e di trasmettere all'esterno questa emergenza".
Il rettore ieri mattina ha partecipato al Senato accademico dell'ateneo fiorentino, giunto alle medesime conclusioni: "Condividiamo - scrive l'organismo in una nota - le preoccupazioni della conferenza dei rettori italiani per i numerosi problemi irrisolti che minacciano lo sviluppo del sistema universitario. La fonte maggiore di preoccupazione resta l'atteggiamento del Governo che evita di affrontare il nodo del finanziamento delle Università". A cascata, gli altri problemi: i ricercatori vincitori dei concorsi ma che non si possono assumere, "ma da Firenze chiediamo di sbloccare le assunzione cofinanziandole con i nostri fondi. Vediamo cosa decide il ministro competente, quello della Funzione Pubblica", fa Marinelli. Allora aspettiamo un colpo dal misconosciuto ministro Luigi Manzella. Le altre cose, lo stato giuridico, "dove si è fatta una legge ma senza quattrini non si può pensare di riformare nulla. E la legge proposta è inaccettabile, non dà risposte ai ricercatori, non garanterisce i riconoscimenti ma addirittura propone questi contratti di insegnamento finanziati dall'esterno...". Rettore e Senato vogliono conoscere le risorse a disposizione, prima di entrare nel merito della discussione. Ma non stanno con le mani in mano: "Le Facoltà sono invitate a propmuovere la conoscenza e la discussione di questi temi: dalla loro corretta soluzione dipende in gran parte il futuro degli studi iuniversitari", così si conclude il documento-mozione del Senato Accademico, approvato all'unanimità.
Sandro Rogari, preside di scienze politiche non ha dubbi: "La mozione approvata è in linea con le direttive e le perplessità espresse da tutti i rettori italiani. Con questo documento chiediamo il ritiro del disegno di legge sullo stato giuridico della docenza. Oltretutto il sistema con cui si vuol riformare l'università è davvero paradossale. Si tagliano i fondi all'Università e alla ricerca e si pretende di cambiare volto al sistema. Un progetto di riforme a costo zero non sta in piedi".
Il discorso si inserisce in un terreno fertile e sarà ampiamente dibattuto fin dalla prossima settimana, nei giorni cioè in cui la didattica sarà sospesa per lasciar spazio alle assemblee. "I giorni della protesta - continua il preside Rogari - sono importanti. L'impegno mio e quello dei miei colleghi è di trasformare quelle ore in vero luogo di comunicazione tra il docente e lo studente. È nostro dovere far capire ai ragazzi perché e su cosa si protesta. Nei prossimi giorni dobbiamo costruire momenti di approfondimento comuni, partecipati". Dello stesso avviso il preside di economia Giampiero Nigro: "Il Senato Accademico rinnova tutti i sentimenti di preoccupazione al ministro Moratti ed al Governo. Non si può pretendere di fare le riforme senza finanziarle come non si può avere la pretesa di riformare prima ancora che si siano verificati gli effetti della prima formulazione, per altro con un disegno che crea solo gravi disagi a tutto il mondo universitario". Gli stessi presidi saranno i " registi" delle proprie facoltà delle iniziative per sensibilizzare docenti, studenti e opinione pubblica sui temi in questione. "Proporrò - spiega il preside Nigro - ai colleghi che sono interessati ad aderire all'iniziativa, e quindi scioperare, di costituire un'assemblea spontanea allo scopo di riflettere sullo stato dell'università italiana. Il consiglio di facoltà del 27 ottobre discuterà una mozione che grossomodo ripercorrà le posizioni espresse della Crui da inoltrare al ministro".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL