Unità-Firmato il contratto degli statali ma il 31 dicembre sarà già scaduto

CON UN RITARDO DI DUE ANNI arriva in extremis (scadrà infatti a fine anno) il nuovo contratto degli statali. Dopo il via libera della Corte dei conti, ieri sindacati ed Aran hanno firmato in via definitiva l'intesa per il rinnovo del biennio economico 2004-2005, sottoscritta ai primi di ottobre. L'aumento previsto è di circa 100 euro in media a regime (90 euro sul salario tabellare e 10 euro sulla produttività), mentre il valore del buono pasto sale a 7 euro.
Gli aumenti, comunque, saranno percepiti a contratto già scaduto. Le buste paga di questo mese, infatti, già sono state predisposte per consentire il pagamento della tredicesima. E il rischio fondato è che arrivino dopo la Befana, nonostante le dichiarazioni del ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini. Perché gli aumenti vengano effettivamente erogati è ora necessario un ultimo provvedimento del ministero dell'Economia.
Conclusa la vicenda contrattuale per scuola, ministeri ed aziende, restano ancora al palo importanti categorie come sanità, enti locali e agenzie fiscali. In tutto circa un milione e mezzo di lavoratori.
"La lunga e tormentata vicenda dei contratti scuola, stato e aziende - commenta il segretario confederale Uil, Antonio Foccillo - è definitivamente conclusa. Finalmente i lavoratori potranno recuperare il potere d'acquisto, si conclude un iter che è durato sin troppo, raggiungendo un risultato solo sul fil di lana. Ora la battaglia prosegue per chiudere tutta la tornata contrattuale del pubblico impiego". I sindacati sono comunque scettici sulla possibilità che gli aumenti possano arrivare in tempi ravvicinati. "Vediamo - ha detto il coordinatore del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile - se la Befana ci porta i soldi che ci devono dare da due anni. Se li porta.... Ma non credo". Soddisfatto per la firma dei tre contratti il segretario generale della Fps-Cisl, Rino Tarelli, secondo il quale, tuttavia, "il sindacato non potrà attenuare l'impegno e la mobilitazione" finchè non saranno rinnovati anche tutti gli altri contratti la cui sottoscrizione auspica avvenga entro dicembre. "È un impegno fondamentale per il sindacato, ma deve esserlo anche per il governo".