Unità: È il primo della classe, finisce con la testa nel water

/ Roma
Troppo bravo a scuola, voti troppo alti, l’atteggiamento da “primo della classe”. Insomma, il classico secchione mal digerito dai compagni. Per questo, per “metterlo a posto” alcuni di loro hanno pensato di umiliarlo infilandogli a forza la testa dentro un water, sputandoci dentro e tirando lo sciaquone.
È successo a Porto Ercole, in provincia di Grosseto, dove un ragazzino di dodici anni, è stato oggetto la settimana scorsa di un grave episodio di bullismo. Ne dava ieri notizia il quotidiano “Il Tirreno”, secondo il quale docenti e genitori sarebbero incredibilmente concordi nell’imputare alla bravura scolastica del ragazzo e al suo «non fare niente per nasconderlo», il motivo di rancore che ha spinto i suoi compagni a infierire contro di lui. Come se avere buoni voti fosse qualcosa da nascondere, da dissimulare per non mettere in imbarazzo gli altri studenti.
E stando al racconto fatto dal quotidiano toscano mentre tre dei compagni di classe “punivano” il povero studente, altri dieci avrebbero assistito alla scena senza intervenire. Una volta tornato a casa, il dodicenne avrebbe poi raccontato tutto al padre che ha immediatamente riferito quanto accaduto alle insegnanti. Ed è servita una settimana di indagini interne a scuola, la convocazione di genitori, alunni e persino un consiglio di classe per risalire agli autori dell’incredibile spedizione punitiva. Che sono stati sospesi per tre giorni con l’obbligo di frequentare comunque le lezioni e di studiare la Costituzione.
Il preside però, oltre a punire i tre ragazzini ha deciso anche di dare una lezione a tutti gli altri alunni: fino alla prossima settimana, infatti, durante l’intervallo gli studenti potranno uscire dalle aule solo due per volta.