Unione sarda-A casa 260 docenti sardi

tagli nelle scuole
A casa 260 docenti sardi
Roma Un taglio di circa 6.200 posti nelle scuole superiori e 2.000 alle elementari; più penalizzato il Centro-sud, soprattutto in relazione alla riduzione di insegnanti nelle scuole elementari. In Sardegna, perderebbero il posto 260 docenti. Sono alcune delle cifre delle riduzioni di organico in base a quanto previsto in Finanziaria illustrate dai rappresentanti del ministero guidato da Letizia Moratti ai sindacati. Su tutto il territorio nazionale a partire dal prossimo settembre si dovrebbe determinare una riduzione di organico pari a circa 2.000 unità tra i docenti delle elementari, 6.200 per le superiori, circa 400 per la scuola media. Si tratta, in questi casi, di tagli effettivi. In Finanziaria è però prevista una riduzione complessiva di organico pari a 12.500 posti. I restanti tagli, dunque, secondo le stesse fonti, saranno in qualche modo realizzati attraverso delle economie: si tratta, cioè, di alcune migliaia di cattedre libere che, anziché essere coperte attraverso supplenze, verranno coperte da docenti in esubero fino ad oggi a disposizione delle scuole nell'organico funzionale. A queste riduzioni, andrebbe poi aggiunto un taglio di circa 3.200 posti tra i bidelli. Nella riduzione di organico alle elementari, più penalizzate sarebbero le regioni centro-meridionali: si prospetterebbe, infatti, un taglio di circa 700 posti in Campania, 500 in Toscana, 400 in Puglia, 260 in Sardegna, 480 in Sicilia e 400 in Calabria. Più spalmata sul territorio la riduzione di organico per le scuole superiori con, ad esempio, un taglio di circa 800 posti in Lombardia, 500 in Campania e Calabria, 400 in Piemonte e 730 nel Lazio, che fa registrare una punta particolarmente alta.