Trasferimenti, motori accesi
Tra il 25 marzo e il 14 aprile le domande per la mobilità nella provincia di appartenenza
CArlo Forte
Le domande di trasferimento dei docenti, che hanno titolo a muoversi all'interno della propria provincia, potranno essere presentate dal 25 marzo al 14 aprile.
Sono questi i termini ipotizzati dai tecnici del ministero dell'istruzione, in vista dell'emanazione dell'ordinanza applicativa del contratto sulla mobilità siglato il 10 febbraio scorso.
Il testo negoziale è al vaglio degli organi di controllo, ma l'ordinanza, come da prassi, sarà pubblicato senza attendere l'esito della verifica.
Altrimenti non si farebbe in tempo a garantire la presenza dei docenti in cattedra al primo settembre prossimo.
In ogni caso, il provvedimento non potrà essere emanato prima del 15 marzo. Gli esiti dei trasferimenti della fase provinciale saranno pubblicati il 20 giugno. Le domande di mobilità interprovinciale, invece, potranno essere presentate solo nel mese di maggio.
I termini del 25 marzo e del 14 aprile interessano gli assunti entro l'anno scolastico 2014/2015.
Compresi i docenti di sostegno delle superiori, titolari sulla cosiddetta Dos (dotazione organica del sostegno) i docenti in sovrannumero o in esubero e i trasferiti d'ufficio negli ultimi 8 anni, che abbiano conservato il diritto a rientrare nella sede di ex titolarità con precedenza.
Idem per i docenti assunti a tempo indeterminato nel 2015/2016 nella fase «0» e nella fase «A». Che a differenza dei loro colleghi assunti nelle fasi «B» e «C», otterranno la sede definitiva nell'ambito dei movimenti della fase provinciale e ne assumeranno la titolarità.
I posti e le cattedre disponibili saranno individuati non solo nell'ambito dell'organico di diritto, ma anche sull'organico del potenziamento, limitatamente ai posti e alle cattedre provvisoriamente coperti da neoassunti nelle fasi «B» e «C» tratti dalle graduatorie a esaurimento.
I docenti assunti nelle fasi «B» e «C», se tratti dalle graduatorie di merito del concorso ordinario, parteciperanno alla fase provinciale dei movimenti in subordine rispetto ai colleghi già in ruolo nel 2014/2015 e agli insegnanti neoassunti in fase «0» e in fase «A».
E presenteranno le domande successivamente, in periodo che sarà individuato dall'amministrazione nel mese di maggio.
A differenza di questi ultimi, però, non otterranno una sede di titolarità, ma solo l'inclusione in uno degli ambiti della provincia dove prestano attualmente servizio, con relativo assoggettamento al sistema della chiamata diretta dei dirigenti scolastici. Che sceglieranno i docenti degli ambiti proponendo loro un contratto di durata triennale.
Per contro, i docenti neoimmessi in ruolo nelle fasi «B» e «C», tratti dalle graduatorie a esaurimento, non potranno partecipare in alcun modo alla fase provinciale. Per questi insegnanti, l'amministrazione intende predisporre moduli di domanda che prevedano la possibilità di indicare 100 ambiti e 100 province. L'ambito di definitiva destinazione sarà loro assegnato scorrendo una specie di graduatoria nazionale in cui concorreranno con il loro punteggio.
Per la mobilità interprovinciale i termini ipotizzati dall'amministrazione per la presentazione delle domande, sono stati approssimativamente individuati in un periodo compreso nel mese di maggio. La pubblicazione dei movimenti è invece prevista per l'11 luglio in riferimento alla scuola dell'infanzia e alla scuola primaria; il 20 luglio per la secondaria di I grado e il 30 luglio per la secondaria di II grado.
In questa ulteriore fase potranno presentare la domanda anche i docenti assunti entro il 2014/2015 interessati a cambiare provincia. Costoro manterranno il diritto ad acquisire la titolarità della sede solo qualora dovessero essere soddisfatti in una delle sedi di preferenza comprese nell'ambito indicato per primo nella domanda. Se indicheranno anche altri ambiti e la domanda dovesse essere accolta in riferimento ad uno degli ulteriori ambiti, eventualmente indicati dopo il primo, perderanno definitivamente il diritto alla titolarità della sede, andranno a finire nell'ulteriore ambito di accoglimento e saranno assoggettati alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici.
Anche i docenti neoimmessi in ruolo nella fasi «0» e «A» e nelle fasi «B» e «C» (se tratti dalle graduatorie dei concorsi ordinari) avranno diritto a partecipare alla mobilità interprovinciale.
Ma non avranno titolo a chiedere sedi scolastiche di preferenza. E dunque, dovranno presentare la domanda facendo riferimento ai soli ambiti. L'effetto dell'accoglimento sarà l'assoggettamento al sistema della chiamata diretta dei dirigenti scolastici.