Tirreno-Tre scuole d'arte sono a rischio
Liceo artistico, Tacca e Palma potrebbero venire accorpate e il personale ridotto Tre scuole d'arte sono a rischio Preoccupazione per l'applicazione della riforma Moratti I docenti e i dirigenti de...
Liceo artistico, Tacca e Palma potrebbero venire accorpate e il personale ridotto
Tre scuole d'arte sono a rischio
Preoccupazione per l'applicazione della riforma Moratti
I docenti e i dirigenti del liceo chiariranno il problema venerdì in una riunione
g.mezz.
CARRARA. Apprensione e preoccupazione nelle scuole a causa del nuovo decreto Moratti. Se ne parla nei collegi dei docenti di inizio settembre con la consapevolezza che nulla potrà essere risolto con facilità o in breve tempo. Quindici le scuole della nostra provincia che rischiano la chiusura o l'accorpamento entro l'anno scolastico 2003-2004: quattro istituti superiori a Massa e tre a Carrara; 102 in tutta la Toscana. Nessuna assunzione a tempo indeterminato per docenti, che dovenano essere 30mila.
Pochissimi - 4mila secondo Cobas scuola - i precari che avranno un incarico annuale, a fronte dei 40mila complessivi. Tagli e riduzioni dei docenti ausiliari e del personale Atac.
"Mai s'era visto - osserva l'assessore provinciale Franco Peselli - un inizio d'anno scolastico così caotico e un clima di tale preoccupazione. L'intento di razionalizzare i bilanci - continua Peselli - faceva già parte della politica di riforma del sistema scolastico portata avanti dal centro-sinistra. Ma non certo mediante il risparmio tout court. Senza tener conto dei bisogni socio-educativi e della qualità dell'offerta formativa".
Mediante una logica definita da Cgil e Cobas "aziendalistica" il ministro Moratti prevederebbe la chiusura o l'accorpamento di tutte le scuole in cui il rapporto tra docenti ed alunni non raggiunga la soglia del 9,5 %. Ciò significherebbe per il nostro Comune la scomparsa della scuola del Marmo, dell'istituto Einaudi e del Liceo artistico. O la negazione dell'autonomia amministrativa e gestionale di questi istituti.
"Il provvedimento del Ministro Moratti - aggiunge Peselli - è anche incostituzionale. In quanto non fa esercitare a Regione e Provincia la propria potestà decisionale in merito: è a questi enti che spetta il compito di stabilire la riorganizzazione della rete scolatica". Solo Provincia e Comune possono conoscere - secondo l'assessore Zanetti - il ruolo socio-economico ed il valore culturale che alcuni istituti hanno nel territorio: la scuola del Marmo, unica in Italia per la sua specificità, il Liceo artistico che crea formazione in una delle pochissime città in Italia in cui vi è un'Accademia di belle arti. "Ci sono specificità - secondo Zanetti - che vanno tutelate, anche con progetti di potenziamento e di rilancio".
L'operazione del ministro Moratti ha in nuce la natura del sistema con cui il governo intende riorganizzare la scuola. "Eliminare quella formazione - secondo Sebastiano Muzio, Rsu scuola, docente del Liceo Artistico e pittore - che non è produttiva a livello industriale, prima fra tutti quella artistica. Sono 3 - nota Muzio - in una sola provincia le scuole ad indirizzo artistico che rischiano la chiusura: oltre il professionale Tacca e il Liceo, anche l'Istituto d'Arte Palma di Massa. Il personale docente del Liceo artistico e il dirigente si riuniranno il prossimo venerdì per affrontare in sede di collegio le problematiche legate al progetto Moratti nella specificità dell'istituto.