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Sul bonus ricercatori un passo avanti

Assunzioni. Dm in Gazzetta

22/01/2014
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Il Sole 24 Ore

Passo in avanti per gli incentivi a vantaggio delle imprese che assumono personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario o una Laura magistrale e impiegato in attività di ricerca e sviluppo. Sulla «Gazzetta Ufficiale» di ieri è stato pubblicato il decreto 23 ottobre 2013 del ministero dello Sviluppo economico contenente le disposizioni applicative del contributo. Per la richiesta, però, si dovrà attendere l'attivazione di un'apposita piattaforma informatica da parte del Mise che dovrà anche, tramite decreto direttoriale, definire i contenuti della domanda e le procedure per la presentazione. L'incentivo consiste in un contributo sotto forma di credito di imposta per le persone fisiche o giuridiche titolari di reddito di impresa che assumono a tempo indeterminato o trasformano in indeterminato un contratto a termine riguardate un lavoratore con dottorato di ricerca universitario o in possesso di laurea magistrale in discipline tecnico-scientifiche purché impiegato in attività di ricerca e sviluppo. Viene agevolato, fino al 35% per un massimo di 12 mesi, il costo aziendale del nuovo o dei nuovi assunti, con un tetto massimo di zoomila euro. Per le start up innovative e gli incubatori certificati il costo è ammortizzabile, sempre al massimo per un anno, anche se si fa ricorso al contratto di apprendistato. Invece per le aziende non soggette a revisione legale e senza collegio sindacale possono essere agevolate anche le spese, fino a 5mila euro, per l'attività di certificazione contabile. Poiché la Commissione europea ritiene che tali misure nei confronti delle start up, degli incubatori e delle aziende delle aree colpite dal terremoto del 2012 (principalmente in Emilia Romagna) in regime di deminimis debbano essere prima oggetto di confronto con l'Italia, si è deciso di ammettere tali imprese all'incentivo in via provvisoria a meno che rinuncino al regime semplificato. M.Pri.


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