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Stranieri, 4 su 10 in ritardo

Rapporto Miur: il 42% è nato in Italia, nuovi ingressi al 3%. Unar: burocrazia discriminante

19/11/2013
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ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Discriminati a scuola perché poco seguiti. Un sistema scolastico negativo per gli studenti stranieri fotografato, in questi giorni, dal monitoraggio annuale del ministero dell'istruzione e dal Dossier Statistico Immigrazione 2013 di Idos e Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali).

Sul banco degli imputati in entrambi i rapporti l'irregolarità negli studi, le forti differenze rispetto ai compagni italiani nelle scelte degli indirizzi alle superiori. I 786.630 studenti originari da circa 200 Paesi che lo scorso anno scolastico sedevano sui banchi delle scuole italiane, secondo il Miur, continuano a crescere di numero sebbene con una leggera contrazione, costante dal 2011/12: +30.691 ragazzi nell'ultimo anno, un incremento del 4,1% dovuto soprattutto dalla presenza di nati in Italia, che rappresentano ben il 47,2% degli studenti stranieri totali, mentre i nuovi ingressi in Italia a partire dalla primaria si attestano al 3,7%.

Dispersione, i buchi neri

Ma il 38,2% degli alunni stranieri di tutti gli ordini di scuola si trova in una situazione di ritardo scolastico, percentuale più che tripla rispetto agli studenti italiani fermi all'11,6%. E più elevata all'innalzarsi dell'età dei ragazzi: sono il 16,3% alla primaria, contro il 2% degli italiani; diventano il 44,1% alle medie, quasi la metà, a fronte dell'85 dei compagni con cittadinanza italiana; salgono addirittura al 67,1%, la maggioranza, alle superiori contro meno di degli altri alunni (23,9%). Basti pensare 13.936 bambini tra gli 11 e i 13 anni frequenta ancora la V primaria a fronte di 37.199 regolari, mentre 27.024 14-16enni va in III media, circa 2.000 in più dei 25.613 regolari. Solo 9.592 studenti a 16 anni frequenta l'ultimo anno della scuola dell'obbligo, mentre 10.542 hanno 17 anni, 5.955 sono 18enni, 2.585 hanno compiuto 19 anni, 1.106 hanno 20 anni e 2.803 sono over 20. Al diploma arrivano in 6.079 regolari contro gli altri 15.145 ritardatari. Ancora, in I primaria è ripetente il 2% dei bambini stranieri, contro quasi nessun italiano, in I media superano l'8% più del doppio dei compagni, in I superiore sfiorano il 12% contro l,8% degli italiani.

Esiti insoddisfacenti denunciati anche dal Dossier Immigrazione, specialmente per gli studenti che non sono nati in Italia: sono ammessi all'esame di scuola media il 6,5% in meno rispetto agli italiani. Male anche sul fronte della dispersione scolastica sia alle medie, pari allo 0,49% rispetto allo 0,17% dei compagni, sia alle superiori, dove con il 2,42% doppia l'1,16 degli italiani. Del resto, «secondo l'OCSE in Europa tra gli studenti stranieri è più frequente l'abbandono rispetto agli autoctoni (25,9% contro 13,0%) e ciò avviene specialmente in Italia, a Cipro e in Grecia», sottolinea Marco De Giorgi, direttore generale Unar, che denuncia come «il sistema scolastico italiano sia negativamente caratterizzato anche dalla carenza di risorse economiche e professionali; da requisiti burocratici talvolta escludenti, come la richiesta del codice fiscale anche per l'iscrizione che sfavorisce gli irregolari; da limitati interventi per sostenere l'apprendimento della lingua italiana da parte dei nuovi arrivati; dai tetti del 30% previsti contro una paventata 'invasione'; da orientamenti non equilibrati, con una presenza nelle scuole secondarie sbilanciata verso gli istituti tecnici e professionali».

Scelte, va il professionale

Aspetto quest'ultimo su cui si sofferma anche il monitoraggio del ministero. Dai dati emerge che nella scelta del percorso dell'istruzione secondaria di secondo grado, gli alunni stranieri prediligono la formazione tecnica per il 41,1% dei nati in Italia e il 38,2% dei nati all'estero e quella professionale, scelta dal 29,8% dei nati in Italia e dal 39,8% dei nati all'estero. E guardano con interesse il liceo scientifico, rispettivamente il 14,8% e il 10,1%.

Nel 20% solo italiani

Zero alunni stranieri nel 20,7% delle scuole: 11.852 istituti senza alunni con cittadinanza non italiana censiti dal Miur nel 2012/13 (7.583 scuole d'infanzia, 2.029 primarie, 742 medie, 1.448 superiori). Mentre si supera il tetto del 30% di studenti stranieri in 2.584 scuole, il 4,7%. Di queste 1.584 arrivano al 40% di presenze e 1.110 lo superano, soprattutto alle materne e alla primarie. La maggior parte degli istituti, 34.012 (il 59,3%), non raggiunge il 15% di alunni stranieri.


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