Sole 24 ore-Sulla scuola la Cdl fa quadrato

Sulla scuola la Cdl fa quadrato
((NOSTRO SERVIZIO) ROMA - La maggioranza promuove le norme della Finanziaria sulla scuola. Alla Camera, finora, è accaduto l'esatto opposto di quello che si verificò l'anno scorso, quando le proposte del ministero dell'Istruzione furono profondamente modificate dagli emendamenti della Casa delle Libertà fin dalla prima lettura al Senato. Eppure, quest'anno, ci sono misure (si veda la tabella a fianco) già presentate dal Governo nella scorsa manovra economica e poi cancellate in Parlamento: come quella che obbliga i docenti a fare 18 ore di lezione. Il clima, dunque, sembra cambiato e sull'istruzione si assiste a un rapporto maggioranza-Governo molto diverso da quello che riguarda, per esempio, le misure fiscali, dove le richieste parlamentari di correzione non mancano e i dissensi del Polo verso l'Esecutivo sono trattenuti a fatica. La scelta del ministro Moratti, in questa manovra economica, ha una filosofia precisa: intervenire - anche con una serie di "tagli", per quanto questa parola venga negata - per ottenere una razionalizzazione della distribuzione del personale e ricavare risparmi da reinvestire nella professionalità dei dipendenti della scuola. "In un quadro di difficoltà finanziaria il progetto del ministro Moratti è apparso equilibrato - afferma il presidente della commissione Istruzione, Ferdinando Adornato - mentre occorre rivedere le misure sull'università e la ricerca scientifica". In questi settori le riduzioni dei finanziamenti hanno provocato perfino le proteste del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, e la Cdl ha presentato alcuni emendamenti. Tornando alla scuola, osserva il relatore al Ddl Fabio Garagnani (Fi), "in sostanza non ci sono tagli e quelli previsti riguardano un problema di forti esuberi". Durissimo, invece, l'atteggiamento dell'opposizione. Le cifre sul personale Ata. Il sottosegretario Valentina Aprea ha snocciolato in commissione Istruzione le cifre sul personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Secondo l'Aprea, il decreto n. 201/2000 del ministro De Mauro, che ha definito gli organici Ata, non ha calcolato la riduzione dello 3% prevista dalla Finanziaria per il '97: sarebbe stati previsti, dunque, 8mila posti in più. Inoltre, con il passaggio allo Stato del personale Ata dipendente dagli enti locali, e con una serie di deroghe stabilite successivamente, è stato portato "l'ammontare effettivo del personale Ata per l'anno scolastico 2000-2001 a 280mila unità". Con il decreto Moratti n. 128/2001, ha spiegato il sottosegretario, c'è stata una riduzione di 14mila posti, e "per l'anno scolastico 2002/2003 l'organico del personale Ata ammonta a 264.739 posti, di cui 175.255 relativi a collaboratori scolastici", cioè bidelli. Oggi manifestazione Ds, da lunedì gli scioperi dei sindacati. Il 14 ottobre protestano Gilda, Cisl, Uil, Snals e Unicobas. Il 18, invece, agitazione dei docenti di Cgil e Cobas. Oggi manifesta a Roma l'associazione "Aprile. Per la sinistra" alla quale partecipano, tra gli altri, il segretario dei Ds, Piero Fassino, Sergio Cofferati, Giovanni Berlinguer, Tullio De Mauro, Enrico Panini, Benedetto Vertecchi, Nicola Tranfaglia. In primo piano, la protesta contro la Finanziaria: "Diciamo il nostro no - si legge nel manifesto organizzativo - a un'azione di Governo che sul terreno della scuola, della formazione e della ricerca, taglia risorse, investimenti e posti di lavoro, e sottrae risorse all'autonomia". Marco Ludovico

Sabato 12 Ottobre 2002