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Senza gli addetti ai servizi dopo le vacanze di Natale scuole a rischio apertura

Se il governo non rinnova l’appalto, 183 dipendenti licenziati e decine di istituti senza pulizia e sorveglianza

30/11/2010
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Il Tirreno

 

A Livorno 183 lavoratrici rischiano di essere licenziate

ANNA CECCHINI

LIVORNO. Il rischio è che il primo gennaio 2011, dopo le vacanze di Natale, gli alunni della città trovino le scuole chiuse. L’allarme è legato al fatto che a gennaio prossimo potrebbero essere licenziate le 183 persone che, per le ditte Miorelli e Compass, si occupano di aprire le scuole, pulire le aule e fare sorveglianza. A fianco del personale Ata, che fa capo allo Stato, ad occuparsi della gestione delle scuole sono infatti gli operatori dipendenti di queste due ditte, che operano a livello regionale. Il servizio è affidato a Compass e Miorelli sulla base di un appalto ministeriale, che scade il 31 dicembre e che il ministero non sembra intenzionato a rinnovare. In parole povere a Livorno 183 donne, dipendenti di Miorelli e Compass, finirebbero a casa.
 A lanciare l’allarme è la Cgil, tramite la segretaria Filcams Pieralba Fraddanni: «Già a dicembre del 2009 il governo ha deciso il taglio del 25 per cento di questi lavoratori. Per evitare licenziamenti è stata decisa una riduzione degli orari di lavoro per tutti, e in altri casi è stata attivata anche la cassa integrazione in deroga». Il fatto è che la situazione sembra destinata a peggiorare. «In novembre - spiega Fraddannii - abbiamo avuto due incontri con il ministero che ci ha parlato chiaramente di assenza di soldi, invitandoci ad attendere la finanziaria. Il problema è che a Livorno ci sono 183 dipendenti di Miorelli e Compass, 170 operano tra la città e Collesalvetti e gli altri nelle scuole della provincia. Molte di queste donne appartengono a nuclei familiari monoreddito, spesso sono di mezza età e quindi difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro».
Il mancato rinnovo dell’appalto in verità non riguarda solo le dipendenti delle due ditte di servizi, ma tutti i cittadini. Perché senza quelle 183 persone che si occupano di pulire, sorvegliare la scuola, aprire e chiudere gli istituti il sistema scolastico cittadino andrebbe in tilt. «I nove circoli didattici di Livorno - dice ancora Fraddanni - per il 70 per cento utilizzano questo personale, come anche le scuole elementari di Collesalvetti, Stagno, Nugola, Castellanselmo e Vicarello. Inoltre ad occuparsi delle pulizie degli istituti superiori Cecioni, Enriques, Cappellini e Buontalenti sono esclusivamente i lavoratori di Miorelli e Compass. È chiaro che senza di loro la scuola cittadina pubblica subirebbe un colpo gravissimo». Perché da solo il personale Ata non potrebbe certo garantire tutti i servizi finora portati avanti dai dipendenti delle due ditte in appalto. «Gli Ata sono già all’osso - dice infatti Patrizia Villa, Flc Cgil - non potrebbero sobbarcarsi altro lavoro. Senza il personale delle ditte si mett la scuola in ginocchio».
 Per protestare contro l’ipotesi di mancato rinnovo degli appalti Cgil e Uil trasporti organizzano per giovedì 2 dicembre uno sciopero nazionale con manifestazione a Roma e per la prossima settimana è in programma anche uno sciopero di due giorni a livello regionale. «Perché è necessario che le famiglie e gli studenti più grandi - conclude Fraddanni - capiscano come questi lavoratori siano indispensabili per la scuola».
  


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