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ScuolaOggi-La lettera della Moratti e la sua circolare non piacciono ai sindacati. A partire dall'equivoco sul tempo pieno

La lettera della Moratti e la sua circolare non piacciono ai sindacati. A partire dall'equivoco sul tempo pieno Non ha avuto una felice accoglienza da parte dei rappresentanti degli operato...

14/01/2004
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ScuolaOggi

La lettera della Moratti e la sua circolare non piacciono ai sindacati. A partire dall'equivoco sul tempo pieno
Non ha avuto una felice accoglienza da parte dei rappresentanti degli operatori scolastici l'uscita, sia pur in extremis, di Letizia Moratti sulle iscizioni. Ci sono già le prime reazioni. La prima nota polemica viene dalla Cisl scuola: "Il Ministro nella lettera che indirizza ai genitori assicura che "il tempo pieno sarà offerto a tutti i bambini della scuola primaria gratuitamente come per il passato e fino a 40 ore settimanali" ed aggiunge che "anche per quanto riguarda la scuola secondaria di I grado, viene confermato il tempo prolungato nella sua massima estensione" Peccato che la circolare che il Ministro stesso ha firmato richiami per la scuola primaria "l'attenzione sui nuovi assetti strutturali previsti dalla riforma, imperniati su una quota oraria annuale, obbligatoria, delle lezioni di 891 ore e su ulteriori 99 ore annue, opzionali, facoltative e gratuite per gli alunni ... A tale impianto (nella cui quota obbligatoria vanno collocate le già avviate attività di alfabetizzazione informatica e di studio della lingua straniera) va aggiunto il tempo eventualmente riservato alla mensa (nel limite massimo di 330 ore annue)" e più avanti precisa che "si fa riserva di ulteriori, più dettagliate istruzioni ed indicazioni riferite alle possibili opzioni entro l'area delle attività e degli insegnamenti rientranti nella quota delle 99 ore annue". Analogamente per la scuola secondaria di I grado la circolare ministeriale prevede che "l'innovazione si fonda su un impianto obbligatorio annuale di 891 ore, cui si aggiungono 198 ore di attività opzionali, facoltative e gratuite, nonché il tempo eventualmente dedicato alla mensa corrispondente ad un massimo di 231 ore annue". Inoltre la C.M. precisa chiaramente che le discipline della quota nazionale comprendono anche lo studio obbligatorio della seconda lingua comunitaria come previsto dalle Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati ed avvia, per l'assetto ordinamentale della scuola secondaria di I grado una fase transitoria nella quale andranno a coesistere, in parallelo, modelli diversi di percorsi formativi. La circolare, infine, fa esplicita riserva di "ulteriori, più dettagliate istruzioni ed indicazioni riferite alle possibili opzioni entro l'area delle attività e degli insegnamenti rientranti nella quota delle ulteriori 198 ore annue". I ritocchi al tempo dell'offerta formativa e all'organizzazione della stessa (aumenta il numero delle materie e diminuisce il monte ore annuo obbligatorio!) portano a inevitabili conseguenze negative in termini di gestione del personale. Il tempo pieno ed il tempo prolungato,progettato, programmato e realizzato dai docenti sino ad oggi, sono una scuola completamente diversa da quella che viene oggi proposta! È quindi assolutamente improprio utilizzare la stessa terminologia (tempo pieno - tempo prolungato) utilizzata da più di venti anni, per indicare un modello organizzativo e didattico del tutto diverso e forse uguale a quello precedente soltanto in termini puramente aritmetici. Per quanto riguarda, invece, la scuola dell'infanzia la circolare determina una pericolosa e discutibile situazione a macchia di leopardo aprendo, soltanto nei Comuni ove le intese raggiunte abbiano evidenziato l'esistenza delle condizioni di fattibilità, le iscrizioni anche agli alunni che compiranno i tre anni di età entro il 28 febbraio 2005 senza prevedere tra le condizioni poste, la presenza di specifiche professionalità, come invece espressamente previsto dalla legge 53/2003, oltre al numero degli under tre inseribili in una sezione con una coerente diminuzione degli alunni della stessa, come peraltro previsto in fase sperimentale. La volontà di voler rispondere a troppe e diversificate richieste, di ordine sociale e politico, ha portato alla formulazione di una circolare pasticciata che traguarda una scuola che ancora non c'è e per la quale non si conoscono ancora le dotazioni organiche e professionali necessarie alla sua realizzazione". Non meno dura la posizione di Enrico Panini, segretario nazionale Cgil scuola: "Due fatti gravi nello stesso giorno sono davvero troppi. Esce, finalmente ma solo in conseguenza di pressione e denunce, la circolare sulle iscrizioni ma è palesemente illegittima. Da la possibilità ai genitori di iscriversi ad una scuola che non c'è, alla scuola del forse sarà così. Ma come ci si permette di trattare così la scuola, le famiglie, gli insegnanti!! Il Ministro prende carta e penna per garantire ai genitori che il tempo pieno ed il tempo prolungato rimangano. A parte la procedura francamente sorprendente (da quando una lettera pur autorevole può cambiare una disposizione legislativa?), com'è possibile dare queste garanzie se gli articoli che istituiscono questi modelli di scuola (artt. 129 e 130 del D.leg 297/'94) vengono eliminati con il testo del Decreto predisposto dal Governo ed attualmente all'esame del Parlamento? In piazza, il 17 gennaio, daremo la nostra risposta con i fatti". In netto dissenzo anche lo Snals che ha diffuso questa nota: "Lo SNALS-CONFSAL esprime netto dissenso sull'impianto della circolare per le iscrizioni degli alunni per l'anno scolastico 2004-2005, basato sui contenuti di uno schema di Decreto Legislativo ancora in iter parlamentare e per il quale ha chiesto sostanziali modifiche. "Non si possono chiamare le famiglie ad effettuare iscrizioni e ad esprimere opzioni sulla base di normative inesistenti ha dichiarato Fedele Ricciato, Segretario Generale dello Snals-Confsal sia per quanto riguarda i modelli didattico-organizzativi, sia in relazione ai programmi". "In questo modo si alimentano incertezze e disorientamento ha proseguito Ricciato e, soprattutto, non si forniscono punti di riferimento certi e trasparenti, con tutte le inevitabili conseguenze negative". "Lo SNALS-CONFSAL ha concluso Ricciato si riserva di accertare la legittimità del provvedimento e di intraprendere le conseguenti iniziative".

Anche dal fronte politico le prime reazioni. Alba Sasso, parlamentare Ds, ha dichiarato:

"Una scorrettezza politica e istituzionale la circolare sulle iscrizioni nella scuola, emanata mentre le competenti commissioni parlamentari sono ancora impegnate in audizioni e nella compilazione del previsto parere per il primo decreto attuativo della legge Moratti. Un atto di irresponsabilità far riferimento a una scuola che non c'è, un atto grave continuare a parlare di tempo pieno o prolungato (saremo in presenza di orari parziali che non costituiscono un tempo unitario ), e di gratuità (il decreto non ha copertura finanziaria e il taglio dei fondi agli enti locali non renderà facile la situazione). La gravità della situazione è peraltro testimoniata dalle dimissioni della relatrice di maggioranza in commissione del decreto legislativo, onorevole Angela Napoli. Una circolare scorretta e illegittima alla quale saprà rispondere l'ampia mobilitazione che darà vita alla manifestazione del prossimo 17 gennaio."


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