Ricostruire la scuola. Il cantiere della CGIL

Emanuela Micucci

La Flc Cgil apre il cantiere per ricostruire la scuola dalle fondamenta. Presentato ieri a Roma il dossier del sindacato che chiede subito su forti investimenti di risorse nel settore e sulle modifiche dei provvedimenti messi in campo dal precedente governo. «Atti e fatti concreti per sostanziare la discontinuità con il passato», chiede il segretario generale, Mimmo Pantaleo, al ministro dell'istruzione Francesco Profumo. Una ricostruzione a 360 gradi. Tra gli assi portanti, la necessità di una pluralità di indicatori per valutare le scuole, che si basi sul contesto in cui si trova l'istituto, le diverse risorse umane, strumentale ed economiche disponibili e i risultati ottenuti sia immediati sia a medio e lungo periodo. L'Invalsi deve essere supportato economicamente perché diventi ente autonomo rispetto al Miur, ma occorre una riflessione, come si sta facendo in altri Paesi europei, sull'efficacia dei test che misurano solo le competenze in italiano e matematica e non le capacità creative e relazionali degli studenti, dice il sindacato. Poi, criteri di finanziamento certi per la dotazione ordinaria delle scuole. Gli organici devono essere funzionali all'offerta formativa, quindi di durata triennale, andando a superare la distinzione tra quelli di fatto e di diritto e stabilizzando i docenti. Per porre temine al precariato si propone di riversare nell'organico di diritto tutti i posti in organico di fatto (spezzoni, sostegno, part time), congelando e salvaguardando le graduatorie ad esaurimento e dando avvio a un piano triennale di assunzioni attraverso concorso nazionale con la determinazione del contingente regionale sulla base della necessità reale di cattedre e posti.