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Resto del Carlino: Finanziaria, scuola in sciopero «Servono modifiche sostanziali»

I SINDACATI PROCLAMANO UNA SETTIMANA DI PROTESTA

25/11/2006
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Il Resto del Carlino

— ROMA —

QUESTA FINANZIARIA va cambiata. Non ci sono ‘se’ o ‘ma’ nella posizione dei sindacati dei lavoratori della scuola che hanno proclamato lo stato di mobilitazione con iniziative e scioperi che impegneranno buona parte del mese di dicembre. Perché Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola esigono «modifiche sostanziali» alla manovra 2007. E se il messaggio non fosse abbastanza chiaro annunciano per il 6 dicembre assemblee unitarie in tutte le scuole; per il 7 presidi davanti a tutti i Csa (ex provveditorati) e alle direzioni scolastiche regionali. L’11 dicembre sciopero generale di tutti i lavoratori della scuola dell’infanzia, elementare e media alla prima o ultima ora con sit-in davanti al ministero della Pubblica Istruzione del personale precario docente. Per il 12 manifestazione del personale Ata (ausiliario, tecnico, amministrativo) sempre davanti al ministero. Il 13, sciopero generale di tutti i lavoratori della scuola superiore alla prima o ultima ora in concomitanza con una manifestazione nazionale di protesta dei presidi incaricati. Il 17 dicembre, a chiusura, manifestazione nazionale a Roma. Prima di allora va segnalata l’iniziativa dei dirigenti scolastici che il 27 novembre (lunedì prossimo) si ritroveranno dinanzi al ministero per un sit-in in difesa dell’autonomia e per denunciare le difficoltà gestionali e finanziarie.
Insomma, una grande agitazione che ha alla base alcune precise richieste formulate «unitariamente» dai sindacati: l’eliminazione delle norme che producono riduzioni degli organici docenti e Ata; l’abolizione della clausola di «salvaguardia» che taglia le risorse della scuola; la conferma delle graduatorie permanenti per il reclutamento dei docenti; un forte incremento nel numero dei posti per le immissioni in ruolo del personale Ata; l’abrogazione del comma 218 finanziaria 2006 relativo ad Ata e Itp ex Enti Locali; l’abrogazione della norma della Finanziaria 2002 sugli inidonei; l’eliminazione del vincolo del 10% nel concorso riservato per i presidi incaricati.
Panini, Di Menna e Scrima, leader di Cgil, Uil e Cisl, inoltre, rivendicano la riaffermazione della «centralità della scuola pubblica in ogni scelta e in ogni stanziamento; un rapido avvio dei rinnovi contrattuali; lo sblocco dello 0,7% da utilizzare per incrementi retributivi destinati a tutti i lavoratori; la piena esigibilità degli oltre 200 milioni di euro destinati al rinnovo contrattuale del comparto scuola a cui si aggiungono le risorse approvate dalla legge finanziaria e rese esigibili per il biennio 2006-2007; un piano pluriennale di investimenti per la valorizzazione economica delle professionalità; la restituzione delle somme tolte ai bilanci delle scuole e l’incremento con risorse aggiuntive; interventi fiscali a sostegno del lavoro e delle spese professionali sostenute dai lavoratori della scuola».

Silvia Mastrantonio


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